Lo “scambio di dati personali” nei contratti di fornitura di servizi digitali e il consenso dell’interessato tra autorizzazione e contratto

Il contributo affronta, mediante il dialogo con la giurisprudenza della Cassazione, l’analisi giuridica della fattispecie relativa al c.d. “scambio di dati personali”, ossia ai contratti di fornitura di servizi digitali che abbiano come controprestazione il conferimento dei dati dell’utente in luogo del pagamento di un corrispettivo in denaro. La disamina viene effettuata con riguardo alla natura e alle caratteristiche del consenso fornito dal contraente, tra atto di autorizzazione al trattamento e consenso contrattuale. Il discorso analizza anche qua-le condizione di liceità possa essere invocata nella fattispecie [se è necessario il consenso ex art. 6, par. 1, lett. a), GDPR o se possa essere invocata la condizione di liceità relativa al contratto, ex art. 6, par. 1, lett. b), GDPR], nonché l’ambito di operatività della disciplina in tema di revoca del consenso al trattamento e gli effetti sul contratto di fornitura ad esso collegato.