Il lavoro presenta una metodologia clinica, sia diagnostica che terapeutica, utilizzata proficuamente per i disturbi alimentari in età prescolare. La letteratura inerente i disturbi alimentari in età evolutiva evidenzia l’importanza di valutare le caratteristiche individuali del bambino e le sue relazioni all’interno della famiglia, che possono essere all’origine di una difficile corrispondenza tra gli stili autoregolativi e di comportamento del bambino e le aspettative degli adulti. Gli approcci clinici si focalizzano sulla qualità della relazione bambino/adulto e sono orientati all’identificazione precoce e all’intervento sulle relazioni disfunzionali con le figure primarie di accudimento per prevenire l’insorgenza di disturbi individuali successivii. Nei quadri clinico-diagnostici assumono una particolare rilevanza i disturbi del comportamento alimentare che esprimono una protesta psicosomatica, alla cui base si rintraccia una frustrazione (da parte dell’adulto) della motivazione nel bambino a fare da solo in campo alimentare. Nell’ambito dell’intervento a orientamento psicoanalitico, viene presentata la Giocoterapia Focale (GF), ideata da G. Trombini per i disturbi della condotta alimentare ed evacuativa in età prescolare, inserita da E. Trombini nel campo diagnostico-terapeutico allargato ai genitori. La GF consente di mettere in risalto le caratteristiche dell’autonomia nel rapporto con il cibo e con i contenuti evacuativi. Essa si basa su un punto di partenza organizzato che permette al bambino di esprimere la motivazione a fare da solo in una condotta autoregolata in alleanza con i genitori. La GF, in un contesto allargato bambino/genitori, consente al terapeuta: 1. di osservare le modalità comportamentali dei genitori ostacolanti o facilitanti la condotta autoregolata del bambino nei confronti del cibo; 2. di allestire un intervento terapeutico che aiuti anche i genitori a prendere parte al gioco e a cogliere il significato psicologico del comportamento alimentare. Attraverso casi clinici vengono osservati i comportamenti genitoriali ostacolanti e favorenti il processo terapeutico. Vengono quindi presentate le trasformazioni, durante la GF, dei comportamenti e delle dinamiche relazionali bambino/genitori inerenti il campo alimentare che si accompagnano alla scomparsa dei sintomi.

Disturbi alimentari in età prescolare: la Giocoterapia Focale nel contesto allargato bambino-genitori / E. TROMBINI. - STAMPA. - (2008), pp. 329-329. (Intervento presentato al convegno X Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Clinica e Dinamica tenutosi a Padova nel 12-14 settembre).

Disturbi alimentari in età prescolare: la Giocoterapia Focale nel contesto allargato bambino-genitori

TROMBINI, ELENA
2008

Abstract

Il lavoro presenta una metodologia clinica, sia diagnostica che terapeutica, utilizzata proficuamente per i disturbi alimentari in età prescolare. La letteratura inerente i disturbi alimentari in età evolutiva evidenzia l’importanza di valutare le caratteristiche individuali del bambino e le sue relazioni all’interno della famiglia, che possono essere all’origine di una difficile corrispondenza tra gli stili autoregolativi e di comportamento del bambino e le aspettative degli adulti. Gli approcci clinici si focalizzano sulla qualità della relazione bambino/adulto e sono orientati all’identificazione precoce e all’intervento sulle relazioni disfunzionali con le figure primarie di accudimento per prevenire l’insorgenza di disturbi individuali successivii. Nei quadri clinico-diagnostici assumono una particolare rilevanza i disturbi del comportamento alimentare che esprimono una protesta psicosomatica, alla cui base si rintraccia una frustrazione (da parte dell’adulto) della motivazione nel bambino a fare da solo in campo alimentare. Nell’ambito dell’intervento a orientamento psicoanalitico, viene presentata la Giocoterapia Focale (GF), ideata da G. Trombini per i disturbi della condotta alimentare ed evacuativa in età prescolare, inserita da E. Trombini nel campo diagnostico-terapeutico allargato ai genitori. La GF consente di mettere in risalto le caratteristiche dell’autonomia nel rapporto con il cibo e con i contenuti evacuativi. Essa si basa su un punto di partenza organizzato che permette al bambino di esprimere la motivazione a fare da solo in una condotta autoregolata in alleanza con i genitori. La GF, in un contesto allargato bambino/genitori, consente al terapeuta: 1. di osservare le modalità comportamentali dei genitori ostacolanti o facilitanti la condotta autoregolata del bambino nei confronti del cibo; 2. di allestire un intervento terapeutico che aiuti anche i genitori a prendere parte al gioco e a cogliere il significato psicologico del comportamento alimentare. Attraverso casi clinici vengono osservati i comportamenti genitoriali ostacolanti e favorenti il processo terapeutico. Vengono quindi presentate le trasformazioni, durante la GF, dei comportamenti e delle dinamiche relazionali bambino/genitori inerenti il campo alimentare che si accompagnano alla scomparsa dei sintomi.
2008
Atti del X Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Clinica e Dinamica
329
329
Disturbi alimentari in età prescolare: la Giocoterapia Focale nel contesto allargato bambino-genitori / E. TROMBINI. - STAMPA. - (2008), pp. 329-329. (Intervento presentato al convegno X Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Clinica e Dinamica tenutosi a Padova nel 12-14 settembre).
E. TROMBINI
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