Materia e invenzione. Progetto di restauro del "Werk Colle delle Benne - Forte San Biagio"

''Fort San Biagio - Werk Colle delle Benne", situated on a natural terrace overlooking Levico, the lake and Fort Tenna, with which it controlled the access to Trento from the upper Valsugana, has always represented an outpost controlling the area, due to its geographical position and architectural layout. The fort is a formidable example of military architecture and in some ways represents an exemplary model of stereotomy, which it is worth reconstructìng and protecting. It is a schist stone casemate construction w1th a characteristic ìrregular pentagonal layout and a deep ditch around all sides, capable of responding to the needs of the defence systems with regard to practical and strategic requirements and the shape of the terrain. lts restoration therefore represents a unique opportunity to recover, conserve and enhance this type of fortified architecture and the surrounding landscape. The project provides for reconstruction of parts of the walls which have collapsed and structural consolidation, not making an impossible attempt at stylistic reconstruction, but rather adopting the principle of abstraction, reintegration and representation of an evocative image. The protect proposes to create this image through conservative restoration, animated by the principle of analogy and a reconstruction-pretence of the techniques of defence and daily life. offering spaces in which objects and scenes are displayed using "staged paths", through the creation of scenes inside the rooms of the fort, with the intention of transforming them into places where the world of imagination begins, the only possibility for actively stimulating memories.

Il ”Forte San Biagio – Werk Colle delle Benne”, posto su un terrazzamento naturale affacciato su Levico, sul lago e sul forte Tenna con il quale controllava l’accesso alla città di Trento dall’Alta Valsugana, ha sempre rappresentato, per posizione geografica e forma architettonica, un avamposto per il controllo del territorio. Il forte è un formidabile esempio di architettura militare e rappresenta un modello esemplare di costruzione stereotomica. É un’opera in casamatta di pietra scistosa e presenta una forma planimetrica a pentagono irregolare con profondo fossato su tutti i lati in grado di rispondere alle esigenze poste dai sistemi di difesa. Il restauro ha costituito una singolare opportunità di recupero finalizzato alla conservazione e alla valorizzazione tipologica di questa architettura fortificata e del paesaggio circostante. Il progetto prevedeva la ricostruzione delle parti murarie crollate e un consolidamento strutturale, attraverso un principio di astrazione, di reintegrazione e ripresentazione di un’immagine evocativa. Immagine che il progetto propone mediante un intervento di restauro ragionevole, animato da un principio di analogia, e una ricostruzione-finzione delle tecniche di difesa e della vita quotidiana, proponendo spazi in cui oggetti e scene sono mostrati per “via di allestimento”, attraverso la costruzione di “teatrini” interni ai locali del forte, con l’intenzione di trasformarli in luoghi dove incomincia il mondo dell’immaginazione.