INTERSCENARIO 6 LE GENERAZIONI DEL NUOVO. A CURA DI NICOLA BONAZZI, STEFANO CASI, STEFANO PASQUINI, CRISTINA VALENTI. 17 febbraio - 26 aprile 2018. Un’iniziativa di Centro La Soffitta, Compagnia Teatro dell’Argine, Teatri di Vita, Teatro delle Ariette.In collaborazione con Associazione Scenario e MET Meticceria Extrartistica Trasversale. con il sostegno di Fondazione Carisbo Bologna. Sesta edizione per Interscenario: progetto che segue la cadenza biennale del Premio Scenario, presentando gli spettacoli vincitori e menzionati dell’ultima edizione del concorso, assieme a quattro spettacoli di compagnie vincitrici di precedenti edizioni e a un laboratorio condotto da Liv Ferracchiati, regista di una delle compagnie premiate nel 2017. A completare il progetto, la lectio magistralis di Marco Baliani, ideatore del Premio Scenario nel 1987, sui fondamenti della sua esperienza di attore-autore (Salone Marescotti, 16 aprile). Realizzato dai quattro soci di Scenario del territorio bolognese, in collaborazione con Associazione Scenario e MET, il progetto coinvolge artisti che appartengono a cinque diverse annualità del progetto Scenario (dal 2003 al 2017) e mette in rete cinque teatri con un percorso di undici spettacoli. Pedigree di Babilonia Teatri (vincitori nel 2007) racconta le difficoltà di una generazione con genitori biologici e genitori di fatto (ITC Teatro, 17 febbraio); Personale Politico Pentothal dei Fratelli Dalla Via (vincitori nel 2013), è un racconto scenico in beat, ispirato alla tavolozza lessicale di Andrea Pazienza (ITC Teatro, 3 marzo); Ticina de Il Teatro nel Baule (menzione infanzia 2017) tocca un tema ostico e delicato come la morte in un’atmosfera giocosa e surreale alla Tim Burton (ITC Teatro, 4 marzo); I Veryferici di Shebbab Met Project (vincitore impegno civile 2017) è un affresco di momenti scenici che racconta le periferie di mondi lontani (MET, 9-11 marzo e Teatro delle Ariette, 15 aprile); Lingua di cane di Giuseppe Cutino e Sabrina Petix (vincitori nel 2003) mette in scena la condizione senza tempo dei migranti privati di una lingua per parlare (ITC Teatro, 10 marzo); Fa’afafine di Giuliano Scarpinato (vincitore infanzia 2014) è la storia di un adolescente alla scoperta della sua identità sessuale (Teatri di Vita, 18 marzo); Faustbuch di Enrico Casale (menzione 2017) mette in scena l’ossessione del successo usando il canovaccio del Faust di Marlowe e dando voce ad attori con disabilità (Teatri di Vita, 21 marzo); Bau#2 di Barbara Berti (vincitrice ex-aequo nel 2017) esplora le connessioni invisibili tra corpo e mente in un dialogo in tempo reale tra performer e spettatori (La Soffitta, 24 marzo); Intimità di Amor Vacui (menzione 2017) racconta le relazioni sentimentali e i loro fallimenti in modo divertente e scanzonato (Teatri di Vita, 28 marzo); Abu sotto il mare di Pietro Piva (menzione 2017) nasce dalla fotografia di un bambino dentro a una valigia passato ai raggi X alla dogana di Ceuta (La Soffitta, 6 aprile); Da dove guardi il mondo? di Valentina Dal Mas (vincitrice infanzia 2017) parla di una bambina di nove anni che non sa ancora scrivere e della condizione di 'minorità' che accompagna ogni infanzia; Un eschimese in Amazzonia di The Baby Walk (vincitore ex-aequo 2017) mette a confronto con ironia e sfrontatezza la persona transgender e la collettività (La Soffitta, 26 aprile). Il laboratorio di improvvisazione condotto da Liv Ferracchiati (19-21 aprile) si conclude con l’esito aperto al pubblico Non prendiamoci sul serio (La Soffitta, 21 aprile).

Interscenario 6. Le generazioni del nuovo

cristina valenti;nicola bonazzi;stefano casi;
2018

Abstract

INTERSCENARIO 6 LE GENERAZIONI DEL NUOVO. A CURA DI NICOLA BONAZZI, STEFANO CASI, STEFANO PASQUINI, CRISTINA VALENTI. 17 febbraio - 26 aprile 2018. Un’iniziativa di Centro La Soffitta, Compagnia Teatro dell’Argine, Teatri di Vita, Teatro delle Ariette.In collaborazione con Associazione Scenario e MET Meticceria Extrartistica Trasversale. con il sostegno di Fondazione Carisbo Bologna. Sesta edizione per Interscenario: progetto che segue la cadenza biennale del Premio Scenario, presentando gli spettacoli vincitori e menzionati dell’ultima edizione del concorso, assieme a quattro spettacoli di compagnie vincitrici di precedenti edizioni e a un laboratorio condotto da Liv Ferracchiati, regista di una delle compagnie premiate nel 2017. A completare il progetto, la lectio magistralis di Marco Baliani, ideatore del Premio Scenario nel 1987, sui fondamenti della sua esperienza di attore-autore (Salone Marescotti, 16 aprile). Realizzato dai quattro soci di Scenario del territorio bolognese, in collaborazione con Associazione Scenario e MET, il progetto coinvolge artisti che appartengono a cinque diverse annualità del progetto Scenario (dal 2003 al 2017) e mette in rete cinque teatri con un percorso di undici spettacoli. Pedigree di Babilonia Teatri (vincitori nel 2007) racconta le difficoltà di una generazione con genitori biologici e genitori di fatto (ITC Teatro, 17 febbraio); Personale Politico Pentothal dei Fratelli Dalla Via (vincitori nel 2013), è un racconto scenico in beat, ispirato alla tavolozza lessicale di Andrea Pazienza (ITC Teatro, 3 marzo); Ticina de Il Teatro nel Baule (menzione infanzia 2017) tocca un tema ostico e delicato come la morte in un’atmosfera giocosa e surreale alla Tim Burton (ITC Teatro, 4 marzo); I Veryferici di Shebbab Met Project (vincitore impegno civile 2017) è un affresco di momenti scenici che racconta le periferie di mondi lontani (MET, 9-11 marzo e Teatro delle Ariette, 15 aprile); Lingua di cane di Giuseppe Cutino e Sabrina Petix (vincitori nel 2003) mette in scena la condizione senza tempo dei migranti privati di una lingua per parlare (ITC Teatro, 10 marzo); Fa’afafine di Giuliano Scarpinato (vincitore infanzia 2014) è la storia di un adolescente alla scoperta della sua identità sessuale (Teatri di Vita, 18 marzo); Faustbuch di Enrico Casale (menzione 2017) mette in scena l’ossessione del successo usando il canovaccio del Faust di Marlowe e dando voce ad attori con disabilità (Teatri di Vita, 21 marzo); Bau#2 di Barbara Berti (vincitrice ex-aequo nel 2017) esplora le connessioni invisibili tra corpo e mente in un dialogo in tempo reale tra performer e spettatori (La Soffitta, 24 marzo); Intimità di Amor Vacui (menzione 2017) racconta le relazioni sentimentali e i loro fallimenti in modo divertente e scanzonato (Teatri di Vita, 28 marzo); Abu sotto il mare di Pietro Piva (menzione 2017) nasce dalla fotografia di un bambino dentro a una valigia passato ai raggi X alla dogana di Ceuta (La Soffitta, 6 aprile); Da dove guardi il mondo? di Valentina Dal Mas (vincitrice infanzia 2017) parla di una bambina di nove anni che non sa ancora scrivere e della condizione di 'minorità' che accompagna ogni infanzia; Un eschimese in Amazzonia di The Baby Walk (vincitore ex-aequo 2017) mette a confronto con ironia e sfrontatezza la persona transgender e la collettività (La Soffitta, 26 aprile). Il laboratorio di improvvisazione condotto da Liv Ferracchiati (19-21 aprile) si conclude con l’esito aperto al pubblico Non prendiamoci sul serio (La Soffitta, 21 aprile).
2018
cristina valenti; nicola bonazzi; stefano casi; stefano pasquini
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/680850
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