Il nuovo doppio numero di «Prove di drammaturgia» è dedicato alle pratiche inclusive, formative e partecipative con cui il teatro sviluppa la propria originaria vocazione pedagogica, «che è sempre, e prima di tutto, pedagogia dell’incontro». In apertura Gerardo Guccini, direttore della rivista, ricorda Angelo Tradardi, assessore alla cultura a Ivrea nel 1987 e tra i promotori del convegno Memorie e utopie del teatro che celebrava il ventennale di Ivrea ’67. Un’occasione di confronto che sembrava aver lasciato poche tracce documentarie e mnemotecniche e che qui viene ricordata attraverso le provocazioni di Taviani e il discorso di Testori. Gli altri saggi delineano quello che viene definito un teatro «“con” (condividere, consentire, confrontarsi…)» (p. 7) attraverso documenti, dati, exempla e approfondimenti su percorsi individuali (Vacis, Gherzi, Sorrentino, Longhi); esperienze in corso (Cormann per l’E.N.S.A.T.T., Martinelli per le Albe, Fulco per l’Atir, Bonazzi per l’Argine, Borghesi per il festival 20 30, Ricci per Kilowatt); trasformazioni istituzionali (Zanetti, Bollo, Hadley, Matarasso, Giusti, Taormina); scuole di teatro (con una sezione dedicata); progetti di pedagogia teatrale (Casi, Donati e Doria, Lonfernini). Infine, appositi Box pongono poi l’accento su compagnie teatrali impegnate, seppur con modalità diverse, nel lavoro sul territorio. Due dossier fotografici sono dedicati rispettivamente a Le piazze del teatro e Accogliere il teatro, la cultura si fa luogo.
Nicola Bonazzi, Gerardo Guccini, Fabio Mangolini, Micaela Casalboni (2017). Teatro che creste. Audience development, formazione, cultura del progetto. Corazzano (Pisa) : Titivillus.
Teatro che creste. Audience development, formazione, cultura del progetto
Nicola Bonazzi;Gerardo Guccini;Micaela Casalboni
2017
Abstract
Il nuovo doppio numero di «Prove di drammaturgia» è dedicato alle pratiche inclusive, formative e partecipative con cui il teatro sviluppa la propria originaria vocazione pedagogica, «che è sempre, e prima di tutto, pedagogia dell’incontro». In apertura Gerardo Guccini, direttore della rivista, ricorda Angelo Tradardi, assessore alla cultura a Ivrea nel 1987 e tra i promotori del convegno Memorie e utopie del teatro che celebrava il ventennale di Ivrea ’67. Un’occasione di confronto che sembrava aver lasciato poche tracce documentarie e mnemotecniche e che qui viene ricordata attraverso le provocazioni di Taviani e il discorso di Testori. Gli altri saggi delineano quello che viene definito un teatro «“con” (condividere, consentire, confrontarsi…)» (p. 7) attraverso documenti, dati, exempla e approfondimenti su percorsi individuali (Vacis, Gherzi, Sorrentino, Longhi); esperienze in corso (Cormann per l’E.N.S.A.T.T., Martinelli per le Albe, Fulco per l’Atir, Bonazzi per l’Argine, Borghesi per il festival 20 30, Ricci per Kilowatt); trasformazioni istituzionali (Zanetti, Bollo, Hadley, Matarasso, Giusti, Taormina); scuole di teatro (con una sezione dedicata); progetti di pedagogia teatrale (Casi, Donati e Doria, Lonfernini). Infine, appositi Box pongono poi l’accento su compagnie teatrali impegnate, seppur con modalità diverse, nel lavoro sul territorio. Due dossier fotografici sono dedicati rispettivamente a Le piazze del teatro e Accogliere il teatro, la cultura si fa luogo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.