Il contributo, partendo dall'analisi di una pronuncia della Corte di legittimità (Corte di Cassazione, V Sezione penale, 21 settembre 2016, n. 44986), sviluppa un ragionamento critico di ampia portata, non limitato cioè alle peculiarità del caso concreto, su diverse questioni problematiche. Tra i vari passaggi critici, vi è la netta presa di distanza dall'orientamento giurisprudenziale prevalente che ancora non riconosce la colpa (o comunque la prevedibilità in concreto) come criterio di imputazione dell'evento più grave di quello voluto nel contesto dell'omicidio preterintenzionale. Il contributo si sforza inoltre di considerare quale ruolo possa avere il consenso della persona offesa prestato nell'ambito di attività intime come, ad esempio, le pratiche di bondage. L'analisi, guardando con interesse alle concezioni "personalistiche" del bene giuridico, dà conto della persistente incertezza, sia nella dottrina che nella giurisprudenza, dei margini di esclusione di una responsabilità dolosa oppure colposa per eventi dannosi maturati in simili contesti.
Mattheudakis, M.L. (2017). Il bondage e le “corde” dell’imputazione colpevole. L'INDICE PENALE, 2(2), 549-578.
Il bondage e le “corde” dell’imputazione colpevole
Mattheudakis, Matteo Leonida
2017
Abstract
Il contributo, partendo dall'analisi di una pronuncia della Corte di legittimità (Corte di Cassazione, V Sezione penale, 21 settembre 2016, n. 44986), sviluppa un ragionamento critico di ampia portata, non limitato cioè alle peculiarità del caso concreto, su diverse questioni problematiche. Tra i vari passaggi critici, vi è la netta presa di distanza dall'orientamento giurisprudenziale prevalente che ancora non riconosce la colpa (o comunque la prevedibilità in concreto) come criterio di imputazione dell'evento più grave di quello voluto nel contesto dell'omicidio preterintenzionale. Il contributo si sforza inoltre di considerare quale ruolo possa avere il consenso della persona offesa prestato nell'ambito di attività intime come, ad esempio, le pratiche di bondage. L'analisi, guardando con interesse alle concezioni "personalistiche" del bene giuridico, dà conto della persistente incertezza, sia nella dottrina che nella giurisprudenza, dei margini di esclusione di una responsabilità dolosa oppure colposa per eventi dannosi maturati in simili contesti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.