In the confused context of the first decades of Lombard pres- ence in Italy, stability in the search for a geographical and political centre of gravity for this new Germanic military caste was first achieved in the time of Theodelinda, when Mediolanum was chosen as the seat of royal power. The ter- ritory of this city was characterized by a dense network of rivers, and from its glorious past it had inherited a well-or- ganized road system. On the road connecting Mediolanum to the Lario (Lake Como) stood Modicia, one of the most developed and best organized settlements, though proba- bly it had remained somewhat cool to the general spread of Christianity. In her choice of a secondary residence, the eyes of the Queen fell on a villa – already part of the roy- al estate – located on the edge of the settlement and look- ing out over the river Lambro. The choice of this villa and the foundation of an adjacent chapel directly connected to the palace was a key factor in Modicia’s emergence from its rural, rather marginal condition. Our understanding of the appearance of the chapel unfortunately still depends on analysis of literary or epigraphic evidence, or archaeological artefacts found out of context, though certainly ascribable to the original architectural complex. When the Lombard capital was moved to Pavia in the 7th century, Corteolona came to play a role similar to that of Monza.

Nel quadro frastagliato dei primi decenni della presenza longobarda in Italia la ricerca di un baricentro adegua- to agli equilibri geopolitici di questo nuovo ceto militare germanico trova una prima stabilizzazione negli anni di Teodolinda in conseguenza della scelta di Mediolanum come sede regia. Il territorio di questa città era segnato da una complessa trama di corsi d’acqua ed ereditava dal suo glorioso passato un’articolata rete viabilistica. Sulla via che collegava Mediolanum al Lario si trovava Mo- dicia, uno dei centri abitati più sviluppati e organizzati, ma rimasti probabilmente piuttosto freddi di fronte al generale dilagare della religione cristiana. Nella scelta di una residenza secondaria gli occhi della regina caddero su una villa – già inquadrata nelle proprietà regie – po- sta ai margini dell’abitato e affacciata sul terrazzo fluviale del Lambro. La scelta della villa e la fondazione di una cappella annessa, ma anche a diretto contatto con l’abi- tato finì per contribuire fortemente all’uscita di Modicia da una condizione rurale e marginale. La comprensione della fisionomia della cappella è purtroppo ancora affida- ta all’analisi degli indicatori letterari o epigrafici oppure archeologici trovati fuori contesto, ma riconducibili cer- tamente all’originario impianto architettonico. Nello spo- stamento a Pavia della capitale del regno nel corso del VII secolo, Corteolona avrebbe finito per giocare un ruolo simile a quello di Monza.

Dal Lambro all’Olona. Fonti archeologiche per lo studio dei centri del potere longobardo in italia prima e dopo la gloriosissima regina

M. David
2019

Abstract

Nel quadro frastagliato dei primi decenni della presenza longobarda in Italia la ricerca di un baricentro adegua- to agli equilibri geopolitici di questo nuovo ceto militare germanico trova una prima stabilizzazione negli anni di Teodolinda in conseguenza della scelta di Mediolanum come sede regia. Il territorio di questa città era segnato da una complessa trama di corsi d’acqua ed ereditava dal suo glorioso passato un’articolata rete viabilistica. Sulla via che collegava Mediolanum al Lario si trovava Mo- dicia, uno dei centri abitati più sviluppati e organizzati, ma rimasti probabilmente piuttosto freddi di fronte al generale dilagare della religione cristiana. Nella scelta di una residenza secondaria gli occhi della regina caddero su una villa – già inquadrata nelle proprietà regie – po- sta ai margini dell’abitato e affacciata sul terrazzo fluviale del Lambro. La scelta della villa e la fondazione di una cappella annessa, ma anche a diretto contatto con l’abi- tato finì per contribuire fortemente all’uscita di Modicia da una condizione rurale e marginale. La comprensione della fisionomia della cappella è purtroppo ancora affida- ta all’analisi degli indicatori letterari o epigrafici oppure archeologici trovati fuori contesto, ma riconducibili cer- tamente all’originario impianto architettonico. Nello spo- stamento a Pavia della capitale del regno nel corso del VII secolo, Corteolona avrebbe finito per giocare un ruolo simile a quello di Monza.
2019
Intorno a Teodolinda. Verso una nuova immagine della regina dei Longobardi
76
93
M. David
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