“È una strategia pressoché generale – tra le umane culture – quella di ricorrere a una simbologia animale (e al valore sacrale ad essa attribuito) per conferire una concreta leggibilità al sovrumano e ai possibili rapporti tra questo e il piano umano“ (Mazzoleni, 2009, 21). Nel processo di simbolizzazione emergente dai contesti analizzati appare evidente un certo tipo di percezione e costruzione dell’alterità radicale di un dio enigmatico e impenetrabile, che come logos e verbum, parola e linguaggio, trova nel corpo di donna uno strumento efficace di ‘espressione’ e di cui, nella sua arcaicità originaria, la colomba e il serpente incarnano due aspetti specifici, due qualità sostanziali, che troveranno perfetta rispondenza nel testo biblico, in quelle stesse metafore animali – reindirizzate in senso morale – utilizzate per indicare l’oscura ‘sapienza’ che è astuzia e prudenza (il serpente: φρόνιμος) e l’incontaminata ‘purezza’ (la colomba: ἀκέραιος) del dio, concorrendo in ultima analisi a delinearne la peculiare natura separata e incomunicabile.
VISCARDI G.P. (2013). Sacerdotesse dalle denominazioni animali: lessico animale e ruolo del femminile nella divinazione (Dodona e Delfi: due studi di caso). PHASIS, 15-16, 563-583.
Sacerdotesse dalle denominazioni animali: lessico animale e ruolo del femminile nella divinazione (Dodona e Delfi: due studi di caso)
VISCARDI G. P.
2013
Abstract
“È una strategia pressoché generale – tra le umane culture – quella di ricorrere a una simbologia animale (e al valore sacrale ad essa attribuito) per conferire una concreta leggibilità al sovrumano e ai possibili rapporti tra questo e il piano umano“ (Mazzoleni, 2009, 21). Nel processo di simbolizzazione emergente dai contesti analizzati appare evidente un certo tipo di percezione e costruzione dell’alterità radicale di un dio enigmatico e impenetrabile, che come logos e verbum, parola e linguaggio, trova nel corpo di donna uno strumento efficace di ‘espressione’ e di cui, nella sua arcaicità originaria, la colomba e il serpente incarnano due aspetti specifici, due qualità sostanziali, che troveranno perfetta rispondenza nel testo biblico, in quelle stesse metafore animali – reindirizzate in senso morale – utilizzate per indicare l’oscura ‘sapienza’ che è astuzia e prudenza (il serpente: φρόνιμος) e l’incontaminata ‘purezza’ (la colomba: ἀκέραιος) del dio, concorrendo in ultima analisi a delinearne la peculiare natura separata e incomunicabile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.