Il saggio sottolinea l’esigenza di un rinnovato sguardo alla produzione, definita spesso come "periferica”, del Rinascimento mediterraneo e meridionale, nella quale sono protagonisti autori, i quali non godono purtroppo di nuovi meritati studi monografici. Fenomeni e fattori quali crogiolo mediterraneo e diffusione del gusto flandro-iberico, come pure, nella prima metà del Cinquecento, l'insorgenza a Napoli di un raffaellismo "di fronda", sono stati nel tempo scandagliati da importanti studi. Partendo da scritti, come quelli di Bologna, Previtali e Leone de Castris, per giungere ai cataloghi di Natale e Borchert, e agli scritti più recenti di Martens e Naldi, si vedrà come la felice e fruttuosa prospettiva di studio che ha posto l'accento sulla circolazione mediterranea di idee, stilemi e artisti non ha purtroppo dato avvio a quelle sperate ulteriori pubblicazioni, dal focus più propriamente monografico (con alcune eccezioni), tanto che parecchi dei più sottili e affascinanti interpreti attendono uno studio monografico. Pittori quali Andrea Sabatini, il polidoresco Marco Cardisco e limitrofi, la preziosa e significativa produzione di Pietro e Michele Cavaro, e a ritroso, quella di Antoine de Lonhy, del Maestro del Retablo di Bolea, o del Maestro di Castelsardo, meritano uno specifico interesse per la loro portata singolare, mediatrice e alternativa, a distanza di parecchi anni dal noto saggio su "centro e periferia”, di Castelnuovo e Ginzburg, e soprattutto ora che è in corso una vivace stagione di studi, in cui parecchie risorse sono giustamente investite, in progetti dedicati ai Mediterranean Studies, alle Connecting Art Histories e ai Transregionale Studien. Nel saggio sono contenute: un'opera inedita attribuita al Maestro di Sanluri (ambito) e un'opera inedita attribuita a Fernando Yáñez, oltre a nuovi confronti tra retabli di area flandro-iberica e riferimenti alla pittura moderna a Napoli.
Maria Vittoria Spissu (2017). Rinascimento mediterraneo. Triangolazioni, effetto-koinè e alternative, tra artisti-frontiera e protagonisti costieri. INTRECCI D'ARTE, 2, 84-98 [10.6092/issn.2240-7251/7541].
Rinascimento mediterraneo. Triangolazioni, effetto-koinè e alternative, tra artisti-frontiera e protagonisti costieri
Maria Vittoria Spissu
2017
Abstract
Il saggio sottolinea l’esigenza di un rinnovato sguardo alla produzione, definita spesso come "periferica”, del Rinascimento mediterraneo e meridionale, nella quale sono protagonisti autori, i quali non godono purtroppo di nuovi meritati studi monografici. Fenomeni e fattori quali crogiolo mediterraneo e diffusione del gusto flandro-iberico, come pure, nella prima metà del Cinquecento, l'insorgenza a Napoli di un raffaellismo "di fronda", sono stati nel tempo scandagliati da importanti studi. Partendo da scritti, come quelli di Bologna, Previtali e Leone de Castris, per giungere ai cataloghi di Natale e Borchert, e agli scritti più recenti di Martens e Naldi, si vedrà come la felice e fruttuosa prospettiva di studio che ha posto l'accento sulla circolazione mediterranea di idee, stilemi e artisti non ha purtroppo dato avvio a quelle sperate ulteriori pubblicazioni, dal focus più propriamente monografico (con alcune eccezioni), tanto che parecchi dei più sottili e affascinanti interpreti attendono uno studio monografico. Pittori quali Andrea Sabatini, il polidoresco Marco Cardisco e limitrofi, la preziosa e significativa produzione di Pietro e Michele Cavaro, e a ritroso, quella di Antoine de Lonhy, del Maestro del Retablo di Bolea, o del Maestro di Castelsardo, meritano uno specifico interesse per la loro portata singolare, mediatrice e alternativa, a distanza di parecchi anni dal noto saggio su "centro e periferia”, di Castelnuovo e Ginzburg, e soprattutto ora che è in corso una vivace stagione di studi, in cui parecchie risorse sono giustamente investite, in progetti dedicati ai Mediterranean Studies, alle Connecting Art Histories e ai Transregionale Studien. Nel saggio sono contenute: un'opera inedita attribuita al Maestro di Sanluri (ambito) e un'opera inedita attribuita a Fernando Yáñez, oltre a nuovi confronti tra retabli di area flandro-iberica e riferimenti alla pittura moderna a Napoli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.