Il contributo si propone di sondare le potenzialità e prospettive applicative dello sviluppo di tools linguistici basati su modelli di dialogo e messi a punto in collaborazione con operatori turistici. Partendo dall’individuazione di sequenze comunicative ricorrenti molto specifiche e circoscritte, i supporti a carattere dialogico permettono di realizzare interazioni di una certa complessità tra parlanti con background linguistici e/o culturali molto diversi e a ovviare in tal modo a difficoltà comunicative prevedibili. L’uso di questo tipo di supporto appare particolarmente funzionale in situazioni di routine ben definite o per le quali è prevista l’osservazione di determinati protocolli (ad es. l’assistenza medica nei pronto soccorso turistici). Per il loro potenziale innovativo, dal punto di vista linguistico e traduttologico sono particolarmente rilevanti - la selezione e l’organizzazione dei contenuti e delle strutture linguistiche in base alle esigenze comunicative manifestate e circoscritte da contesti (scripts) ben precisi, con particolare riferimento al rapporto tra l’esplicito e l’implicito, alla presenza di varianti linguistiche e alla diversità degli schemi culturali e/o linguistico-comunicativi sottostanti; - le competenze specialistiche dei partecipanti come punto di partenza (approccio cognitivo). Inoltre sarà discussa la possibilità di estendere il campo di applicazione dei materiali creati; infatti, oltre a svolgere la funzione di supporto di mediazione linguistico-culturale durante gli scambi comunicativi orali, i modelli di dialogo potranno essere utilizzati ad es. per percorsi di (auto)apprendimento linguistico e/o di formazione professionale. Bibliografia (selezione) Bührig, Kristin / Redder, Angelika (2013): “Praxeogramm und Handlungsmuster als Methoden der Mehrsprachigkeitsanalyse”. In: A. Redder, J. Pauli et al. (eds.): Mehrsprachige Kommunikation in der Stadt - das Beispiel Hamburg. Münster: Waxmann; Busse, Dietrich (2012): Frame-Semantik. Ein Kompendium. Einführung – Diskussion – Weiterentwicklung. Berlin / Boston, De Gruyter; Engberg, Jan (2007): “Wie und warum sollte die Fachkommunikationsforschung in Richtung Wissensstrukturen erweitert werden?”. In: Fachsprache, 29/1-2, 2007, p. 2-25.
Doris Hoehmann (2016). Modelli di dialogo come supporti di mediazione linguistico-culturale per migliorare la qualità della comunicazione in ambito turistico.
Modelli di dialogo come supporti di mediazione linguistico-culturale per migliorare la qualità della comunicazione in ambito turistico
Doris Hoehmann
2016
Abstract
Il contributo si propone di sondare le potenzialità e prospettive applicative dello sviluppo di tools linguistici basati su modelli di dialogo e messi a punto in collaborazione con operatori turistici. Partendo dall’individuazione di sequenze comunicative ricorrenti molto specifiche e circoscritte, i supporti a carattere dialogico permettono di realizzare interazioni di una certa complessità tra parlanti con background linguistici e/o culturali molto diversi e a ovviare in tal modo a difficoltà comunicative prevedibili. L’uso di questo tipo di supporto appare particolarmente funzionale in situazioni di routine ben definite o per le quali è prevista l’osservazione di determinati protocolli (ad es. l’assistenza medica nei pronto soccorso turistici). Per il loro potenziale innovativo, dal punto di vista linguistico e traduttologico sono particolarmente rilevanti - la selezione e l’organizzazione dei contenuti e delle strutture linguistiche in base alle esigenze comunicative manifestate e circoscritte da contesti (scripts) ben precisi, con particolare riferimento al rapporto tra l’esplicito e l’implicito, alla presenza di varianti linguistiche e alla diversità degli schemi culturali e/o linguistico-comunicativi sottostanti; - le competenze specialistiche dei partecipanti come punto di partenza (approccio cognitivo). Inoltre sarà discussa la possibilità di estendere il campo di applicazione dei materiali creati; infatti, oltre a svolgere la funzione di supporto di mediazione linguistico-culturale durante gli scambi comunicativi orali, i modelli di dialogo potranno essere utilizzati ad es. per percorsi di (auto)apprendimento linguistico e/o di formazione professionale. Bibliografia (selezione) Bührig, Kristin / Redder, Angelika (2013): “Praxeogramm und Handlungsmuster als Methoden der Mehrsprachigkeitsanalyse”. In: A. Redder, J. Pauli et al. (eds.): Mehrsprachige Kommunikation in der Stadt - das Beispiel Hamburg. Münster: Waxmann; Busse, Dietrich (2012): Frame-Semantik. Ein Kompendium. Einführung – Diskussion – Weiterentwicklung. Berlin / Boston, De Gruyter; Engberg, Jan (2007): “Wie und warum sollte die Fachkommunikationsforschung in Richtung Wissensstrukturen erweitert werden?”. In: Fachsprache, 29/1-2, 2007, p. 2-25.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.