Le Travi Reticolari Miste sono travi realizzate mediante tralicci reticolari che, inglobati nel calcestruzzo, danno luogo a strutture miste aventi caratteristiche fortemente variabili in funzione tecnologia e schema strutturale scelto. Il traliccio metallico è tipicamente progettato un modo da garantire l’autoportanza della trave, senza la necessità di puntellature, durante e dopo la posa in opera. In questa prima fase, la trave è soggetta ai carichi dovuti al peso proprio, il peso del solaio sorretto dalla trave stessa e del getto integrativo di calcestruzzo necessario per la trave ed il solaio. Nella seconda fase, la trave è completata con il getto integrativo e garantisce la sufficiente resistenza anche nei riguardi degli ulteriori carichi permanenti e variabili. Essendo lo schema di funzionamento delle travi Travi Reticolari Miste variabile nei diversi momenti in cui la trave svolge la sua funzione statica, trasformando progressivamente la sua configurazione statica da trave a traliccio metallico a quella finale di trave composta, la normativa di riferimento è ad oggi desunta dalle norme tecniche per strutture in acciaio (in prima fase) e dalle norme per le strutture composte acciaio-calcestruzzo (in seconda fase). Negli ultimi anni, il diffondersi dell’utilizzo di questa tipologia di travi e l’introduzione di un nuovo quadro normativo, hanno reso necessario un approfondimento dello studio del comportamento statico. Questa memoria ha lo scopo di esaminare i criteri di progettazione nei riguardi della stabilità del traliccio metallico costituente le travi Travi Reticolari Miste, con riferimento alla prima fase, nella quale sia il corrente superiore che i diagonali sono soggetti a importanti sforzi di compressione. Lo studio è stato affrontato, con riferimento ad alcune tipologie strutturali ricorrenti di travi e per diversi rapporti di lunghezza/altezza del traliccio, valutando il comportamento sia di travi caricate su entrambi i lati (caricamento simmetrico) che da un solo lato (caricamento asimmetrico), cogliendo i valori dei carichi che provocano l’instabilità dei singoli elementi del traliccio o, in taluni casi, l’instaurarsi di un fenomeno di instabilità flesso-torsionale dell’intera trave. Lo studio, effettuato mediante un modello agli Elementi finiti, è stato condotto considerando sia la non linearità geometrica che la non linearità meccanica. I risultati sono stati confrontati con i criteri progettuali basati sulle verifiche nei riguardi dell’instabilità di un’asta singola su vincoli fissi, vincoli cedevoli e vincoli a comportamento elasto-plastico.
Vincenzi L., Mazzotti C., Savoia M. (2008). Stabilità in fase I del traliccio metallico delle travi reticolari miste. ROMA : C.T.E..
Stabilità in fase I del traliccio metallico delle travi reticolari miste
VINCENZI, LORIS;MAZZOTTI, CLAUDIO;SAVOIA, MARCO
2008
Abstract
Le Travi Reticolari Miste sono travi realizzate mediante tralicci reticolari che, inglobati nel calcestruzzo, danno luogo a strutture miste aventi caratteristiche fortemente variabili in funzione tecnologia e schema strutturale scelto. Il traliccio metallico è tipicamente progettato un modo da garantire l’autoportanza della trave, senza la necessità di puntellature, durante e dopo la posa in opera. In questa prima fase, la trave è soggetta ai carichi dovuti al peso proprio, il peso del solaio sorretto dalla trave stessa e del getto integrativo di calcestruzzo necessario per la trave ed il solaio. Nella seconda fase, la trave è completata con il getto integrativo e garantisce la sufficiente resistenza anche nei riguardi degli ulteriori carichi permanenti e variabili. Essendo lo schema di funzionamento delle travi Travi Reticolari Miste variabile nei diversi momenti in cui la trave svolge la sua funzione statica, trasformando progressivamente la sua configurazione statica da trave a traliccio metallico a quella finale di trave composta, la normativa di riferimento è ad oggi desunta dalle norme tecniche per strutture in acciaio (in prima fase) e dalle norme per le strutture composte acciaio-calcestruzzo (in seconda fase). Negli ultimi anni, il diffondersi dell’utilizzo di questa tipologia di travi e l’introduzione di un nuovo quadro normativo, hanno reso necessario un approfondimento dello studio del comportamento statico. Questa memoria ha lo scopo di esaminare i criteri di progettazione nei riguardi della stabilità del traliccio metallico costituente le travi Travi Reticolari Miste, con riferimento alla prima fase, nella quale sia il corrente superiore che i diagonali sono soggetti a importanti sforzi di compressione. Lo studio è stato affrontato, con riferimento ad alcune tipologie strutturali ricorrenti di travi e per diversi rapporti di lunghezza/altezza del traliccio, valutando il comportamento sia di travi caricate su entrambi i lati (caricamento simmetrico) che da un solo lato (caricamento asimmetrico), cogliendo i valori dei carichi che provocano l’instabilità dei singoli elementi del traliccio o, in taluni casi, l’instaurarsi di un fenomeno di instabilità flesso-torsionale dell’intera trave. Lo studio, effettuato mediante un modello agli Elementi finiti, è stato condotto considerando sia la non linearità geometrica che la non linearità meccanica. I risultati sono stati confrontati con i criteri progettuali basati sulle verifiche nei riguardi dell’instabilità di un’asta singola su vincoli fissi, vincoli cedevoli e vincoli a comportamento elasto-plastico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.