Il presente lavoro illustra i risultati di una estesa campagna sperimentale su calcestruzzi rinforzati con fibre metalliche e polimeriche; l’indagine è stata svolta con l’obiettivo di ottenere una precisa caratterizzazione meccanica di diverse tipologie di calcestruzzo fibrorinforzato. Gli effetti delle diverse tipologie di fibre e del loro dosaggio, sul comportamento a trazione del calcestruzzo sono stati indagati tramite lo svolgimento di prove a flessione a tre punti su travetti con intaglio, realizzati secondo le prescrizioni delle norme ISO EN 16451 [1]. Nel corso delle suddette prove, è stato misurato il valore del carico in funzione dell’apertura della fessura, misurata alla base dell’intaglio. Le prove sono state svolte utilizzando la velocità di quest’ultima grandezza come parametro di controllo. Particolare attenzione è stata rivolta al confezionamento del calcestruzzo, sia per ottenere un materiale rispondente alle prescrizioni dalle normative ISO EN 14845 [2] che per ottenere la maggiore omogeneità possibile nelle caratteristiche meccaniche dei travetti. I risultati sperimentali illustrano come le caratteristiche geometriche e meccaniche delle diverse tipologie di fibre ed il loro dosaggio possano influenzare sia la resistenza a trazione per flessione che, soprattutto, il comportamento fessurato del calcestruzzo. La diversa efficacia, infatti, con cui le varie tipologie di fibre trasmettono gli sforzi attraverso le fessura si traduce in una migliore capacità di dissipare energia da parte del sistema e quindi di limitare l’apertura delle fessure. I dati ottenuti dalle prove di flessione, sono stati utilizzati per determinare i legami costitutivi, in termini di tensione e apertura di fessura, per le diverse tipologie e i diversi quantitativi di fibre. Si è fatto ricorso a modelli numerici, descriventi il comportamento del travetto fessurato, congiuntamente a tecniche di analisi inversa e di ottimizzazione [3] al fine di ottenere i valori dei parametri costitutivi che meglio consentono di interpretare i risultati sperimentali. I modelli usati adottano la schematizzazione della fessura fittizia [4-5] per riprodurre il comportamento meccanico di un concio di calcestruzzo fibrorinforzato (privo di armatura tradizionale) in regime fessurato.
Buratti N., Mazzotti C., Savoia M., Thooft H. (2008). Studio del comportamento di calcestruzzi rinforzati mediante fibre metalliche e polimeriche. ROMA : C.T.E..
Studio del comportamento di calcestruzzi rinforzati mediante fibre metalliche e polimeriche
BURATTI, NICOLA;MAZZOTTI, CLAUDIO;SAVOIA, MARCO;
2008
Abstract
Il presente lavoro illustra i risultati di una estesa campagna sperimentale su calcestruzzi rinforzati con fibre metalliche e polimeriche; l’indagine è stata svolta con l’obiettivo di ottenere una precisa caratterizzazione meccanica di diverse tipologie di calcestruzzo fibrorinforzato. Gli effetti delle diverse tipologie di fibre e del loro dosaggio, sul comportamento a trazione del calcestruzzo sono stati indagati tramite lo svolgimento di prove a flessione a tre punti su travetti con intaglio, realizzati secondo le prescrizioni delle norme ISO EN 16451 [1]. Nel corso delle suddette prove, è stato misurato il valore del carico in funzione dell’apertura della fessura, misurata alla base dell’intaglio. Le prove sono state svolte utilizzando la velocità di quest’ultima grandezza come parametro di controllo. Particolare attenzione è stata rivolta al confezionamento del calcestruzzo, sia per ottenere un materiale rispondente alle prescrizioni dalle normative ISO EN 14845 [2] che per ottenere la maggiore omogeneità possibile nelle caratteristiche meccaniche dei travetti. I risultati sperimentali illustrano come le caratteristiche geometriche e meccaniche delle diverse tipologie di fibre ed il loro dosaggio possano influenzare sia la resistenza a trazione per flessione che, soprattutto, il comportamento fessurato del calcestruzzo. La diversa efficacia, infatti, con cui le varie tipologie di fibre trasmettono gli sforzi attraverso le fessura si traduce in una migliore capacità di dissipare energia da parte del sistema e quindi di limitare l’apertura delle fessure. I dati ottenuti dalle prove di flessione, sono stati utilizzati per determinare i legami costitutivi, in termini di tensione e apertura di fessura, per le diverse tipologie e i diversi quantitativi di fibre. Si è fatto ricorso a modelli numerici, descriventi il comportamento del travetto fessurato, congiuntamente a tecniche di analisi inversa e di ottimizzazione [3] al fine di ottenere i valori dei parametri costitutivi che meglio consentono di interpretare i risultati sperimentali. I modelli usati adottano la schematizzazione della fessura fittizia [4-5] per riprodurre il comportamento meccanico di un concio di calcestruzzo fibrorinforzato (privo di armatura tradizionale) in regime fessurato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.