Lo sviluppo dei calcestruzzi autocompattanti non ha ancora trovato un’analoga evoluzione del quadro normativo, nel quale le differenze con i calcestruzzi standard siano riconosciute e adeguatamente considerate. La notevole quantità di cemento e di parti fini, il diametro ridotto degli aggregati e la presenza di viscosizzanti e superfluidificanti possono modificare sostanzialmente le proprietà reologiche del calcestruzzo indurito. Le differenze di comportamento dei diversi tipi di calcestruzzo, inoltre, devono essere investigate sia a livello di materiale base che a livello strutturale [1, 2]. Nella presente memoria, vengono presentati i risultati di una campagna sperimentale relativa al comportamento differito di travi in c.c.a. autocompattante per carichi di lunga durata; sono stati investigati, inoltre, anche gli effetti di queste azioni sulla capacità ultima delle travi. In particolare, sono state utilizzate tre diverse miscele di calcestruzzo autocompattante. Per ogni miscela, sono state realizzate sei travi in c.c.a. (1525320 cm), unitamente ad una serie di cilindri utilizzati per la caratterizzazione del solo conglomerato cementizio. Una prima coppia di travi è stata utilizzata per valutare la capacità flessionale dopo 30-40 giorni di maturazione del calcestruzzo (inizio delle prove di lunga durata), utilizzando lo schema di flessione a quattro punti. Lo stesso schema di carico è stato utilizzato anche per le prove di lunga durata, dove i carichi sono stati applicati attraverso due coppie di molle metalliche e misurati attraverso due celle di carico. Sono state sottoposte a questa prova, della durata di circa un anno, due travi per ogni miscela. In tutti i casi, sono stati misurati lo sviluppo della freccia, delle deformazioni di compressione e dell’allungamento medio in trazione nel tempo. Le prove sono state condotte all’interno di una cella climatizzata, dove sono stati conservati anche i cilindri impiegati per la caratterizzazione materiale. Al termine delle prove, i sistemi sono stati scaricati e le travi sottoposte a prova di flessione fino a rottura, unitamente ad altre due travi per miscela mai caricate in precedenza. Il confronto tra i risultati delle prove di lunga durata di miscele diverse, ha evidenziato un comportamento qualitativamente simile. Dalle prove di rottura su travi mai caricate, come atteso, è emerso un leggero incremento di resistenza flessionale causato dall’invecchiamento del calcestruzzo; d’altra parte, livelli moderati di carichi di lunga durata (30-40% della capacità resistente al momento del caricamento) non hanno portato a riduzioni apprezzabili della capacità flessionale. Al contrario, la deformazione a rottura del calcestruzzo in compressione e, più in generale, la deformabilità delle travi precedentemente sottoposte a carichi di lunga durata è risultata sempre inferiore a quella delle travi di controllo di pari età di invecchiamento.

Mazzotti C., Savoia M. (2008). Comportamento differito di travi in calcestruzzo autocompattante. ROMA : C.T.E..

Comportamento differito di travi in calcestruzzo autocompattante

MAZZOTTI, CLAUDIO;SAVOIA, MARCO
2008

Abstract

Lo sviluppo dei calcestruzzi autocompattanti non ha ancora trovato un’analoga evoluzione del quadro normativo, nel quale le differenze con i calcestruzzi standard siano riconosciute e adeguatamente considerate. La notevole quantità di cemento e di parti fini, il diametro ridotto degli aggregati e la presenza di viscosizzanti e superfluidificanti possono modificare sostanzialmente le proprietà reologiche del calcestruzzo indurito. Le differenze di comportamento dei diversi tipi di calcestruzzo, inoltre, devono essere investigate sia a livello di materiale base che a livello strutturale [1, 2]. Nella presente memoria, vengono presentati i risultati di una campagna sperimentale relativa al comportamento differito di travi in c.c.a. autocompattante per carichi di lunga durata; sono stati investigati, inoltre, anche gli effetti di queste azioni sulla capacità ultima delle travi. In particolare, sono state utilizzate tre diverse miscele di calcestruzzo autocompattante. Per ogni miscela, sono state realizzate sei travi in c.c.a. (1525320 cm), unitamente ad una serie di cilindri utilizzati per la caratterizzazione del solo conglomerato cementizio. Una prima coppia di travi è stata utilizzata per valutare la capacità flessionale dopo 30-40 giorni di maturazione del calcestruzzo (inizio delle prove di lunga durata), utilizzando lo schema di flessione a quattro punti. Lo stesso schema di carico è stato utilizzato anche per le prove di lunga durata, dove i carichi sono stati applicati attraverso due coppie di molle metalliche e misurati attraverso due celle di carico. Sono state sottoposte a questa prova, della durata di circa un anno, due travi per ogni miscela. In tutti i casi, sono stati misurati lo sviluppo della freccia, delle deformazioni di compressione e dell’allungamento medio in trazione nel tempo. Le prove sono state condotte all’interno di una cella climatizzata, dove sono stati conservati anche i cilindri impiegati per la caratterizzazione materiale. Al termine delle prove, i sistemi sono stati scaricati e le travi sottoposte a prova di flessione fino a rottura, unitamente ad altre due travi per miscela mai caricate in precedenza. Il confronto tra i risultati delle prove di lunga durata di miscele diverse, ha evidenziato un comportamento qualitativamente simile. Dalle prove di rottura su travi mai caricate, come atteso, è emerso un leggero incremento di resistenza flessionale causato dall’invecchiamento del calcestruzzo; d’altra parte, livelli moderati di carichi di lunga durata (30-40% della capacità resistente al momento del caricamento) non hanno portato a riduzioni apprezzabili della capacità flessionale. Al contrario, la deformazione a rottura del calcestruzzo in compressione e, più in generale, la deformabilità delle travi precedentemente sottoposte a carichi di lunga durata è risultata sempre inferiore a quella delle travi di controllo di pari età di invecchiamento.
2008
17° Congresso C.T.E.
233
241
Mazzotti C., Savoia M. (2008). Comportamento differito di travi in calcestruzzo autocompattante. ROMA : C.T.E..
Mazzotti C.; Savoia M.
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