In questo contributo vengono presentate delle prove sperimentali effettuate al fine di determinare il comportamento flessionale differito di una trave prefabbricata per edifici multipiano costruita per fasi. Le fasi di costruzione prevedono una prima fase di posizionamento, in cui la trave è soggetta al solo peso proprio; una seconda fase, in cui viene effettuato un getto di completamento per solidarizzare la trave agli altri elementi strutturali. In questa seconda fase il getto di completamento non è collaborante e la trave dovrà sopportare anche il peso di tale getto, ma con l’inerzia sezionale ridotta data dal getto di base. Nella terza fase, dopo l’indurimento del calcestruzzo, la trave sarà in grado di sostenere i carichi di esercizio. Nella sperimentazione, la trave è stata caricata con schema a quattro punti. Il carico non dovuto a peso proprio è stato applicato mediante martinetti idraulici. Il carico poi, è stato incrementato per passi successivi e tenuto costante per un certo numero di giorni, in modo da studiare anche le deformazioni differite. Inoltre, per ogni incremento, il carico è stato determinato sulla base del massimo momento che la trave deve sopportare nelle fasi di costruzione. Il programma degli esperimenti prevede anche l’esecuzione di prove su provini cilindrici realizzati con il calcestruzzo di entrambe i getti. Su questi provini sono state svolte sia prove di rottura, a tempi di maturazione diversi, per valutare lo sviluppo nel tempo della resistenza a compressione e del modulo elastico, sia prove di lunga durata per la valutazione del ritiro e del creep. La trave è stata strumentata con LVDT ed estensimetri, applicati sia al calcestruzzo che alle armature. Un certo numero di estensimetri è stato annegato nel calcestruzzo; inoltre, dopo aver effettuato il getto di completamento sono stati aggiunti nuovi strumenti. La disposizione degli strumenti è stata concentrata i tre sezioni, in prossimità dell’appoggio, vicino al punto di carico e in mezzeria, in modo tale da poter confrontare i risultati ottenuti con modelli di calcolo sezionali.
Bottoni M., Mazzotti C., Savoia M. (2008). Prove sperimentali a lungo termine su una trave prefabbricata realizzata in due fasi. ROMA : C.T.E..
Prove sperimentali a lungo termine su una trave prefabbricata realizzata in due fasi
BOTTONI, MARINA;MAZZOTTI, CLAUDIO;SAVOIA, MARCO
2008
Abstract
In questo contributo vengono presentate delle prove sperimentali effettuate al fine di determinare il comportamento flessionale differito di una trave prefabbricata per edifici multipiano costruita per fasi. Le fasi di costruzione prevedono una prima fase di posizionamento, in cui la trave è soggetta al solo peso proprio; una seconda fase, in cui viene effettuato un getto di completamento per solidarizzare la trave agli altri elementi strutturali. In questa seconda fase il getto di completamento non è collaborante e la trave dovrà sopportare anche il peso di tale getto, ma con l’inerzia sezionale ridotta data dal getto di base. Nella terza fase, dopo l’indurimento del calcestruzzo, la trave sarà in grado di sostenere i carichi di esercizio. Nella sperimentazione, la trave è stata caricata con schema a quattro punti. Il carico non dovuto a peso proprio è stato applicato mediante martinetti idraulici. Il carico poi, è stato incrementato per passi successivi e tenuto costante per un certo numero di giorni, in modo da studiare anche le deformazioni differite. Inoltre, per ogni incremento, il carico è stato determinato sulla base del massimo momento che la trave deve sopportare nelle fasi di costruzione. Il programma degli esperimenti prevede anche l’esecuzione di prove su provini cilindrici realizzati con il calcestruzzo di entrambe i getti. Su questi provini sono state svolte sia prove di rottura, a tempi di maturazione diversi, per valutare lo sviluppo nel tempo della resistenza a compressione e del modulo elastico, sia prove di lunga durata per la valutazione del ritiro e del creep. La trave è stata strumentata con LVDT ed estensimetri, applicati sia al calcestruzzo che alle armature. Un certo numero di estensimetri è stato annegato nel calcestruzzo; inoltre, dopo aver effettuato il getto di completamento sono stati aggiunti nuovi strumenti. La disposizione degli strumenti è stata concentrata i tre sezioni, in prossimità dell’appoggio, vicino al punto di carico e in mezzeria, in modo tale da poter confrontare i risultati ottenuti con modelli di calcolo sezionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.