Viene reso noto un singolare caso di collezionismo. Presso la Civica raccolta Bertarelli del Castello Sforzesco di Milano è custodito un album di incisioni, prevalentemente tiepolesche, dai Capricci ed anche riproduzioni di dipinti sacri che appartenne, come da intestazione sulla copertina del medesimo, al grande artista bolognese Gaetano Gandolfi. E' nota l'attenzione dell'artista per la pittura del grande Tiepolo, che conobbe dal vero durante il soggiorno a Venezia e nel Veneto del 1760, cui discese la brillantezza del colore e l'uso di contornare le forme con un segno sicuro del pennello intriso nel colore scuro; era ignoto invece il suo gusto di collezionista di stampe che molto stupisce. Essendo lui stesso incisore, e di vaglia, e intensamente legato alla tradizione della scuola bolognese stupisce che non abbia inserito stampe di quella tradizione ma quasi esclusivamente da dipinti del Tiepolo o dai misteriosi Capricci, che come sappiamo ebbero una circolazione limitata. Il Gandolfi si conferma artista estroso e di cultura profonda, e questa scoperta getta nuova luce sui percorsi della repubblica delle Arti del Disegno dell'età dei Lumi.

Donatella Biagi (2019). Gaetano Gandolfi's Album of Prints by Giambattista and Giandomenico Tiepolo. PRINT QUARTERLY, XXXVI, 45-54.

Gaetano Gandolfi's Album of Prints by Giambattista and Giandomenico Tiepolo

Donatella Biagi
2019

Abstract

Viene reso noto un singolare caso di collezionismo. Presso la Civica raccolta Bertarelli del Castello Sforzesco di Milano è custodito un album di incisioni, prevalentemente tiepolesche, dai Capricci ed anche riproduzioni di dipinti sacri che appartenne, come da intestazione sulla copertina del medesimo, al grande artista bolognese Gaetano Gandolfi. E' nota l'attenzione dell'artista per la pittura del grande Tiepolo, che conobbe dal vero durante il soggiorno a Venezia e nel Veneto del 1760, cui discese la brillantezza del colore e l'uso di contornare le forme con un segno sicuro del pennello intriso nel colore scuro; era ignoto invece il suo gusto di collezionista di stampe che molto stupisce. Essendo lui stesso incisore, e di vaglia, e intensamente legato alla tradizione della scuola bolognese stupisce che non abbia inserito stampe di quella tradizione ma quasi esclusivamente da dipinti del Tiepolo o dai misteriosi Capricci, che come sappiamo ebbero una circolazione limitata. Il Gandolfi si conferma artista estroso e di cultura profonda, e questa scoperta getta nuova luce sui percorsi della repubblica delle Arti del Disegno dell'età dei Lumi.
2019
Donatella Biagi (2019). Gaetano Gandolfi's Album of Prints by Giambattista and Giandomenico Tiepolo. PRINT QUARTERLY, XXXVI, 45-54.
Donatella Biagi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/673758
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