Brandi cataloga la sua Siena: un modello

Viene recensito un libro di Bernardina Sani relativo alla museologia e la storia dell'arte negli anni trenta del secolo scorso, incentrato sulle vicende relative al riallestimento della Pinacoteca senese in Palazzo Bonsignori. Demiurgo della situazione senese era stato un giovane Cesare Brandi, che in quell'intrapresa mise alla prova le sue capacità di studioso di storia dell'arte secondo criteri innovativi - il suo catalogo delle opere d'arte delle quali aveva curato l'esposizione è stato uno dei primi esempi, un modello, di catalogo scientifico di una collezione, e di tale rilevanza - e di conservatore. L'esperienza senese fu infatti per il Brandi il banco di prova nel quale mettere a frutto anni di studio e di ricerca e gli esiti di una amicizia destinata a segnare il suo percorso, quella con Ranuccio Bianchi Bandinelli, con il quale condivise un percorso intellettuale puntualmente ripercorso dall'autrice del volume, cui va il merito di aver saputo innestare spunti di confronto con la situazione museografica attuale utili e produttivi.