Sulla scorta di quanto emerso dall’analisi critica del quadro teorico di riferimento, lo studio ha previsto pertanto l’elaborazione di una tecnica di campionamento casuale stratificato dell’area studio. Tale elaborazione si è sostanzialmente articolata nella definizione di una opportuna base di campionamento, nella sua stratificazione attraverso idonee variabili e appropriati criteri di attribuzione delle unità campionarie, nell’estrazione del campione di aree studio, nello svolgimento dei rilievi su di esso e nella derivazione delle stime inferenziali di tali parametri. Il procedimento di analisi adottato ha previsto l’applicazione della metodologia statistica elaborata allo studio delle variazioni del sistema costruito delle aree rurali del Nuovo Circondario Imolese, con riferimento ad un arco temporale significativo rispetto agli obiettivi dello studio, il trentennio 1975–2005, che costituisce la più recente metà del periodo di maggiore interesse per la ricerca. La metodologia di indagine sviluppata per la conduzione dei rilievi sulle aree campione, si basa sull’inventario multitemporale dei livelli informativi oggetto di indagine e sulla successiva analisi dei dati rilevati, al fine di valutarne le dinamiche spazio–temporali e di relazionare le stesse ai possibili “fattori di pressione”, in un’ottica di delineazione di scenari futuri. Tali analisi multitemporali prevedono la comparazione in ambiente GIS di banche dati alfanumeriche e di cartografie e di immagini aeree e satellitari di epoche successive, opportunamente ortoproiettate e rese congruenti tra loro. Gli approfondimenti condotti in questa fase dello studio hanno riguardato principalmente il sistema costruito rurale ed il sistema strutturale ed infrastrutturale, in ragione del ruolo di prioritaria importanza che essi rivestono in materia di trasformazione dell’assetto del paesaggio agrario. Al fine di calibrare la metodologia di campionamento areale si è fatto particolare riferimento a due parametri di densità del sistema costruito: la densità numerica di edifici e il rapporto territoriale di copertura. La metodologia messa a punto ha previsto l’acquisizione e la rielaborazione della base dati geografica digitale del sistema edificato riferita all’attualità, che contemplando i perimetri vettoriali georiferiti di tutti i fabbricati esistenti, consente di calcolare automaticamente la superficie singola e totale degli stessi. la comparazione di tale base dati con la cartografia relativa a ciascun istante temporale precedente previsto dalla metodologia predisposta (tramite overlay della base dati attuale e di quella dell’istante precedente) consente di eliminare, in un processo di “aggiornamento a ritroso”, gli edifici non ancora esistenti, così come di aggiungere quelli già presenti ma demoliti successivamente. Tale procedura consente di ricostruire, attraverso un processo di stima, la base dati in riferimento a ciascun istante temporale indagato. L’analisi quantitativa di tali basi dati distinta per aree geo–morfologiche, è preliminare all’interpretazione delle dinamiche e dei pattern spazio–temporali intervenuti.
P. Tassinari, D. Torreggiani, S. Benni (2008). L'analisi del sistema costruito (Analysis of the built environment). ROMA : Gangemi Editore.
L'analisi del sistema costruito (Analysis of the built environment)
TASSINARI, PATRIZIA;TORREGGIANI, DANIELE;BENNI, STEFANO
2008
Abstract
Sulla scorta di quanto emerso dall’analisi critica del quadro teorico di riferimento, lo studio ha previsto pertanto l’elaborazione di una tecnica di campionamento casuale stratificato dell’area studio. Tale elaborazione si è sostanzialmente articolata nella definizione di una opportuna base di campionamento, nella sua stratificazione attraverso idonee variabili e appropriati criteri di attribuzione delle unità campionarie, nell’estrazione del campione di aree studio, nello svolgimento dei rilievi su di esso e nella derivazione delle stime inferenziali di tali parametri. Il procedimento di analisi adottato ha previsto l’applicazione della metodologia statistica elaborata allo studio delle variazioni del sistema costruito delle aree rurali del Nuovo Circondario Imolese, con riferimento ad un arco temporale significativo rispetto agli obiettivi dello studio, il trentennio 1975–2005, che costituisce la più recente metà del periodo di maggiore interesse per la ricerca. La metodologia di indagine sviluppata per la conduzione dei rilievi sulle aree campione, si basa sull’inventario multitemporale dei livelli informativi oggetto di indagine e sulla successiva analisi dei dati rilevati, al fine di valutarne le dinamiche spazio–temporali e di relazionare le stesse ai possibili “fattori di pressione”, in un’ottica di delineazione di scenari futuri. Tali analisi multitemporali prevedono la comparazione in ambiente GIS di banche dati alfanumeriche e di cartografie e di immagini aeree e satellitari di epoche successive, opportunamente ortoproiettate e rese congruenti tra loro. Gli approfondimenti condotti in questa fase dello studio hanno riguardato principalmente il sistema costruito rurale ed il sistema strutturale ed infrastrutturale, in ragione del ruolo di prioritaria importanza che essi rivestono in materia di trasformazione dell’assetto del paesaggio agrario. Al fine di calibrare la metodologia di campionamento areale si è fatto particolare riferimento a due parametri di densità del sistema costruito: la densità numerica di edifici e il rapporto territoriale di copertura. La metodologia messa a punto ha previsto l’acquisizione e la rielaborazione della base dati geografica digitale del sistema edificato riferita all’attualità, che contemplando i perimetri vettoriali georiferiti di tutti i fabbricati esistenti, consente di calcolare automaticamente la superficie singola e totale degli stessi. la comparazione di tale base dati con la cartografia relativa a ciascun istante temporale precedente previsto dalla metodologia predisposta (tramite overlay della base dati attuale e di quella dell’istante precedente) consente di eliminare, in un processo di “aggiornamento a ritroso”, gli edifici non ancora esistenti, così come di aggiungere quelli già presenti ma demoliti successivamente. Tale procedura consente di ricostruire, attraverso un processo di stima, la base dati in riferimento a ciascun istante temporale indagato. L’analisi quantitativa di tali basi dati distinta per aree geo–morfologiche, è preliminare all’interpretazione delle dinamiche e dei pattern spazio–temporali intervenuti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.