L’immaginazione è impossibile senza spazializzazione (Friedman, 1993) comprendere qualcosa senza averne accolto una sua visione spaziale, è ulteriormente difficile (Socco, 1996; Hofmann, 2014) in più, se è certamente vero che una narrazione deve essere analizzata nel suo contesto geografico, è anche vero che le narrazioni che hanno per oggetto lo spazio producono nuove forme spaziali, quelle dello spazio percepito, immaginato. Fredric Jameson prima e Janet Murray poco dopo, hanno identificato, già sul finire degli anni Novanta del secolo scoro, la spazialità come una delle quattro proprietà maggiormente distintive dei nuovi media, insieme a dimensioni di processo, partecipazione e argomentazione enciclopedica dei contenuti fino a giungere alla formulazione della nota formula Digital media are spatial (Murr y, 1997; 2011). «La combinazione multimediale di mappe sulle quali una struttura ipertestuale permette l’apparizione a comando di immagini fotografiche con un rinnovato intreccio informativo fra comunicazione verbale, messaggio cartografico e rappresentazioni iconografiche.
Valentina Albanese (2019). Prospettive geografiche della narrazione. Dal racconto del territorio all'immaginario, attraverso le nuove tecnologie. Roma : Agei.
Prospettive geografiche della narrazione. Dal racconto del territorio all'immaginario, attraverso le nuove tecnologie
Valentina Albanese
2019
Abstract
L’immaginazione è impossibile senza spazializzazione (Friedman, 1993) comprendere qualcosa senza averne accolto una sua visione spaziale, è ulteriormente difficile (Socco, 1996; Hofmann, 2014) in più, se è certamente vero che una narrazione deve essere analizzata nel suo contesto geografico, è anche vero che le narrazioni che hanno per oggetto lo spazio producono nuove forme spaziali, quelle dello spazio percepito, immaginato. Fredric Jameson prima e Janet Murray poco dopo, hanno identificato, già sul finire degli anni Novanta del secolo scoro, la spazialità come una delle quattro proprietà maggiormente distintive dei nuovi media, insieme a dimensioni di processo, partecipazione e argomentazione enciclopedica dei contenuti fino a giungere alla formulazione della nota formula Digital media are spatial (Murr y, 1997; 2011). «La combinazione multimediale di mappe sulle quali una struttura ipertestuale permette l’apparizione a comando di immagini fotografiche con un rinnovato intreccio informativo fra comunicazione verbale, messaggio cartografico e rappresentazioni iconografiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.