Nella zona di Punta Funtanas (Arbus, Sardegna centro-occidentale) affiorano alcuni piccoli lembi di calcari miocenici coperti da calcareniti e basalti quaternari. Il più grande di questi forma un piattaforma di abrasione marina relitta (terrazzo marino), larga fino a 50 metri con altitudine media di 5 m s.l.m., sulla quale sono presenti numerose forme di dissoluzione tipiche del carso costiero. Tali morfologie sono da mettere in relazione con l’azione del mare (zona sotto l’azione delle onde, a splash e spray marino, verso ambienti sempre più continentali) e con processi biocarsici (azione erosiva degli organismi marini, alghe e microrganismi) e si dispongono in fasce subparallele alla costa, corrispondenti a differenti zone morfodinamiche. Oltre ad alcune grotte costiere, meritano particolare attenzione dei pozzi dalla pianta subcircolare profondi fino a 5 metri ed in connessione con una grotta marina sottostante. Questi pozzi non sembrano essere condizionati dalla fratturazione e la loro genesi resta ancora da chiarire. Questo lavoro descrive tutte le forme carsiche costiere osservate dal punto di vista morfologico e fornisce alcune chiavi di lettura per spiegare la loro genesi. Tra i vari scenari possibili merita attenzione quello che mette in relazione la variazione del livello medio del mare con l’approfondirsi dei pozzi con un processo di tipo erosivo ad opera di ciottoli rotanti sul fondo di una iniziale vaschetta di corrosione. Un altro, più probabile, possibile meccanismo parte dal basso (dalla grotta), dove si formano delle cupole di corrosione che possono poi mettersi in connessione con l’esterno formando i pozzi.

Sulle particolari morfologie carsiche costiere di Punta Funtanas (Arbus, Sardegna centro-occidentale) / De Waele J.; Mucedda M.; Montanaro L.. - STAMPA. - 21:(2008), pp. 493-504. (Intervento presentato al convegno XX Congresso Nazionale di Speleologia tenutosi a Iglesias nel 27-30 aprile 2007).

Sulle particolari morfologie carsiche costiere di Punta Funtanas (Arbus, Sardegna centro-occidentale).

DE WAELE, JO HILAIRE AGNES;
2008

Abstract

Nella zona di Punta Funtanas (Arbus, Sardegna centro-occidentale) affiorano alcuni piccoli lembi di calcari miocenici coperti da calcareniti e basalti quaternari. Il più grande di questi forma un piattaforma di abrasione marina relitta (terrazzo marino), larga fino a 50 metri con altitudine media di 5 m s.l.m., sulla quale sono presenti numerose forme di dissoluzione tipiche del carso costiero. Tali morfologie sono da mettere in relazione con l’azione del mare (zona sotto l’azione delle onde, a splash e spray marino, verso ambienti sempre più continentali) e con processi biocarsici (azione erosiva degli organismi marini, alghe e microrganismi) e si dispongono in fasce subparallele alla costa, corrispondenti a differenti zone morfodinamiche. Oltre ad alcune grotte costiere, meritano particolare attenzione dei pozzi dalla pianta subcircolare profondi fino a 5 metri ed in connessione con una grotta marina sottostante. Questi pozzi non sembrano essere condizionati dalla fratturazione e la loro genesi resta ancora da chiarire. Questo lavoro descrive tutte le forme carsiche costiere osservate dal punto di vista morfologico e fornisce alcune chiavi di lettura per spiegare la loro genesi. Tra i vari scenari possibili merita attenzione quello che mette in relazione la variazione del livello medio del mare con l’approfondirsi dei pozzi con un processo di tipo erosivo ad opera di ciottoli rotanti sul fondo di una iniziale vaschetta di corrosione. Un altro, più probabile, possibile meccanismo parte dal basso (dalla grotta), dove si formano delle cupole di corrosione che possono poi mettersi in connessione con l’esterno formando i pozzi.
2008
Atti del XX Congresso Nazionale di Speleologia, Iglesias 27-30 aprile 2007, Memorie dell’Istituto Italiano di Speleologia, Serie II, Vol. 21
493
504
Sulle particolari morfologie carsiche costiere di Punta Funtanas (Arbus, Sardegna centro-occidentale) / De Waele J.; Mucedda M.; Montanaro L.. - STAMPA. - 21:(2008), pp. 493-504. (Intervento presentato al convegno XX Congresso Nazionale di Speleologia tenutosi a Iglesias nel 27-30 aprile 2007).
De Waele J.; Mucedda M.; Montanaro L.
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