La Grotta di Is Zuddas, unica cavità turistica del Sulcis, si sviluppa per oltre 1500 m nelle dolomie cambriche del Monte Meana (Santadi, Sardegna sud-occidentale), sede di un intenso fenomeno carsico sotterraneo comprendente numerose altre cavità. Dalla metà degli anni ’80 del secolo scorso la grotta è gestita dalla Cooperativa Monte Meana che ne ha aperto al pubblico una parte, attrezzata con passerelle ed impianti d’illuminazione. In questo studio, grazie ad un lavoro di tesi di laurea in Scienze Geologiche presso l’Università di Cagliari, vengono illustrati gli aspetti mineralogici degli speleotemi rinvenuti a Is Zuddas, e si riporta una loro classificazione morfologica secondo il criterio proposto da Hill & Forti (1997). Vengono anche fatte alcune considerazioni circa le modalità di curvatura e ramificazione delle eccentriche. La grotta è rinomata soprattutto per la ricchezza di concrezioni eccentriche, ma è stato possibile individuare al suo interno una notevole varietà di differenti generi di speleotemi, per un totale di 29, alcuni dei quali alquanto comuni ed altri più rari . Dal punto di vista mineralogico, oltre a calcite ed aragonite, sono state identificate altre fasi, quali calcite magnesifera, huntite, dolomite, barite, gesso, idromagnesite, quarzo ed alcuni minerali del gruppo delle argille.
Caddeo G., Caredda A.M., De Waele J., Frau F. (2008). Il ricco patrimonio speleotemico della Grotta di Is Zuddas (Santadi, Sardegna sud-occidentale).. BOLOGNA : Istituto Italiano di Speleologia.
Il ricco patrimonio speleotemico della Grotta di Is Zuddas (Santadi, Sardegna sud-occidentale).
DE WAELE, JO HILAIRE AGNES;
2008
Abstract
La Grotta di Is Zuddas, unica cavità turistica del Sulcis, si sviluppa per oltre 1500 m nelle dolomie cambriche del Monte Meana (Santadi, Sardegna sud-occidentale), sede di un intenso fenomeno carsico sotterraneo comprendente numerose altre cavità. Dalla metà degli anni ’80 del secolo scorso la grotta è gestita dalla Cooperativa Monte Meana che ne ha aperto al pubblico una parte, attrezzata con passerelle ed impianti d’illuminazione. In questo studio, grazie ad un lavoro di tesi di laurea in Scienze Geologiche presso l’Università di Cagliari, vengono illustrati gli aspetti mineralogici degli speleotemi rinvenuti a Is Zuddas, e si riporta una loro classificazione morfologica secondo il criterio proposto da Hill & Forti (1997). Vengono anche fatte alcune considerazioni circa le modalità di curvatura e ramificazione delle eccentriche. La grotta è rinomata soprattutto per la ricchezza di concrezioni eccentriche, ma è stato possibile individuare al suo interno una notevole varietà di differenti generi di speleotemi, per un totale di 29, alcuni dei quali alquanto comuni ed altri più rari . Dal punto di vista mineralogico, oltre a calcite ed aragonite, sono state identificate altre fasi, quali calcite magnesifera, huntite, dolomite, barite, gesso, idromagnesite, quarzo ed alcuni minerali del gruppo delle argille.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


