Durante una visita alla grotta Eraldo, un’interessante crovassa a sviluppo verticale intercettata da una galleria mineraria della miniera di Barega, è stato ritrovato un minerale bianco depositato sulle pareti e su dei terrazzini del pozzo principale. Una sua successiva analisi al diffrattometro per polveri a raggi X ha appurato inequivocabilmente che si tratta del minerale argilloso Halloysite-10Å (Al2Si2O5(OH)4 • 2H2O). L’Halloysite appartiene al gruppo della Caolinite ed è conosciuto sia nella forma deidrata Al2Si2O5(OH)4 chiamata Halloysite-7Å e sia nella forma idrata, nota anche come Endellite, trovata nella grotta Eraldo. È abbastanza raro trovare tale minerale in un ambiente di grotta. Finora è stato segnalato nelle seguenti località: Mbobomkulu Cave (Sud Africa), Mishima-Fuketsu Cave (Giappone), grotta di Faggeto Tondo (Umbria, Italia), Carlsbad Cavern e Lechuguilla Cave (Nuovo Messico, USA), due grotte nel granito della Sierra Nevada (USA), in ambiente di grotta di miniera nel Kirghizistan ed in alcuni paleokarst nel Belgio, nel Nord della Francia e nella Repubblica Ceca. In tutti questi ambienti l’Halloysite sembra essersi formato da alterazione a bassa temperatura di rocce e/o sedimenti silicatici con il possibile locale intervento di soluzioni acide arricchite in H2SO4. Se questo meccanismo è responsabile anche della presenza di Halloysite nella grotta Eraldo, ciò avvallerebbe l’ipotesi di una produzione di acido solforico a causa dell’ossidazione di solfuri in ambiente supergenico.
De Waele J., Frau F., Muntoni A., Cannas C. (2008). Ritrovamento di Halloysite nella Grotta Eraldo (Barega, Iglesias, Sardegna sud-occidentale).. BOLOGNA : Istituto Italiano di Speleologia.
Ritrovamento di Halloysite nella Grotta Eraldo (Barega, Iglesias, Sardegna sud-occidentale).
DE WAELE, JO HILAIRE AGNES;
2008
Abstract
Durante una visita alla grotta Eraldo, un’interessante crovassa a sviluppo verticale intercettata da una galleria mineraria della miniera di Barega, è stato ritrovato un minerale bianco depositato sulle pareti e su dei terrazzini del pozzo principale. Una sua successiva analisi al diffrattometro per polveri a raggi X ha appurato inequivocabilmente che si tratta del minerale argilloso Halloysite-10Å (Al2Si2O5(OH)4 • 2H2O). L’Halloysite appartiene al gruppo della Caolinite ed è conosciuto sia nella forma deidrata Al2Si2O5(OH)4 chiamata Halloysite-7Å e sia nella forma idrata, nota anche come Endellite, trovata nella grotta Eraldo. È abbastanza raro trovare tale minerale in un ambiente di grotta. Finora è stato segnalato nelle seguenti località: Mbobomkulu Cave (Sud Africa), Mishima-Fuketsu Cave (Giappone), grotta di Faggeto Tondo (Umbria, Italia), Carlsbad Cavern e Lechuguilla Cave (Nuovo Messico, USA), due grotte nel granito della Sierra Nevada (USA), in ambiente di grotta di miniera nel Kirghizistan ed in alcuni paleokarst nel Belgio, nel Nord della Francia e nella Repubblica Ceca. In tutti questi ambienti l’Halloysite sembra essersi formato da alterazione a bassa temperatura di rocce e/o sedimenti silicatici con il possibile locale intervento di soluzioni acide arricchite in H2SO4. Se questo meccanismo è responsabile anche della presenza di Halloysite nella grotta Eraldo, ciò avvallerebbe l’ipotesi di una produzione di acido solforico a causa dell’ossidazione di solfuri in ambiente supergenico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.