Il Circovirus suino tipo 2 (Porcine Circovirus type 2, PCV2) riveste un ruolo primario nel determinismo della Sindrome multisistemica del deperimento post-svezzamento del suino (Post-weaning Multisystemic Wasting Syndrome, PMWS), patologia a diffusione mondiale e responsabile di gravi ripercussioni zoo-economiche. L'infezione da PCV2 è stata descritta in Europa anche nel cinghiale (Sus scrofa), talvolta associata alla PMWS. Dal 2002 al 2006, al fine di verificare la presenza dell'infezione da PCV2 e di studiarne la dinamica all'interno di una popolazione selvatica di cinghiale sottoposta a gestione demografica densità dipendente, è stata effettuata un'indagine siero-epidemiologica. Gli anticorpi anti PCV2 sono stati ricercati, mediante l'impiego di un test ELISA competitivo, in 1499 sieri di cinghiale raccolti nell'ambito di catture o abbattimenti selettivi effettuati nel Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi della Abbadessa, provincia di Bologna (4.844 ettari). In tale area la popolazione del suide selvatico viene mantenuta annualmente su valori noti di densità e struttura. Il numero medio di cinghiali stimati/anno dal 2002 al 2006 e le corrispondenti intensità percentuali di campionamento sono state: 700 e 21,9%, 600 e 66,2%, 450 e 82,7%, 500 e 64%, 550 e 47,5%. In funzione dell'età, i soggetti campionati sono stati suddivisi in classe 1 (0-6 mesi: n. 742), classe 2 (7-12 mesi: n. 376), classe 3 (13-24 mesi: n. 263), classe 4 (>24 mesi: n. 118). Nei 5 anni di studio è stata riscontrata una prevalenza complessiva pari al 39,8% (596/1.499). La prevalenza totale nelle femmine (42,8%) è risultata significativamente superiore (p=0,02) a quella dei maschi (36,9%). Le prevalenza più elevate sono state registrate nella classe 1 e nella classe 4 (48,2% e 49,2% rispettivamente). Nelle rimanenti classi di età la prevalenza era pari al 22,6% e 36,1%. Analizzando i valori di prevalenza per sesso e classe di età, solo nella classe 3 i maschi presentavano valori significativamente inferiori (p=0,005) rispetto alle femmine. Tale osservazione è probabilmente spiegabile con la parziale segregazione che i maschi presentano in questa classe di età. Per quanto riguarda i titoli anticorpali, è stata osservata una differenza statisticamente significativa in funzione dell'anno di campionamento, con titoli progressivamente crescenti fino al 2004. Gli animali adulti (classi 3 e 4) presentano titoli anticorpali superiori a quelli degli animali giovani (p=0,028). Le femmine evidenziano valori anticorpali superiori a quelli dei maschi (p=0,003): questo probabilmente è dovuto ad un effetto booster indotto dall'infezione dei giovani al calo dell'immunità materna mentre sono ancora in branco con femmine adulte.

Delogu M., Ostanello F., Martin A.M., Lelli D., Frasnelli M., Marzadori F., et al. (2008). Infezione da PCV2 nel cinghiale: dinamica anticorpale in una popolazione monitorata in un'area protetta (2002-2006). ROMA : Istituto Superiore di Sanità.

Infezione da PCV2 nel cinghiale: dinamica anticorpale in una popolazione monitorata in un'area protetta (2002-2006)

DELOGU, MAURO;OSTANELLO, FABIO;De Marco M. A.
2008

Abstract

Il Circovirus suino tipo 2 (Porcine Circovirus type 2, PCV2) riveste un ruolo primario nel determinismo della Sindrome multisistemica del deperimento post-svezzamento del suino (Post-weaning Multisystemic Wasting Syndrome, PMWS), patologia a diffusione mondiale e responsabile di gravi ripercussioni zoo-economiche. L'infezione da PCV2 è stata descritta in Europa anche nel cinghiale (Sus scrofa), talvolta associata alla PMWS. Dal 2002 al 2006, al fine di verificare la presenza dell'infezione da PCV2 e di studiarne la dinamica all'interno di una popolazione selvatica di cinghiale sottoposta a gestione demografica densità dipendente, è stata effettuata un'indagine siero-epidemiologica. Gli anticorpi anti PCV2 sono stati ricercati, mediante l'impiego di un test ELISA competitivo, in 1499 sieri di cinghiale raccolti nell'ambito di catture o abbattimenti selettivi effettuati nel Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi della Abbadessa, provincia di Bologna (4.844 ettari). In tale area la popolazione del suide selvatico viene mantenuta annualmente su valori noti di densità e struttura. Il numero medio di cinghiali stimati/anno dal 2002 al 2006 e le corrispondenti intensità percentuali di campionamento sono state: 700 e 21,9%, 600 e 66,2%, 450 e 82,7%, 500 e 64%, 550 e 47,5%. In funzione dell'età, i soggetti campionati sono stati suddivisi in classe 1 (0-6 mesi: n. 742), classe 2 (7-12 mesi: n. 376), classe 3 (13-24 mesi: n. 263), classe 4 (>24 mesi: n. 118). Nei 5 anni di studio è stata riscontrata una prevalenza complessiva pari al 39,8% (596/1.499). La prevalenza totale nelle femmine (42,8%) è risultata significativamente superiore (p=0,02) a quella dei maschi (36,9%). Le prevalenza più elevate sono state registrate nella classe 1 e nella classe 4 (48,2% e 49,2% rispettivamente). Nelle rimanenti classi di età la prevalenza era pari al 22,6% e 36,1%. Analizzando i valori di prevalenza per sesso e classe di età, solo nella classe 3 i maschi presentavano valori significativamente inferiori (p=0,005) rispetto alle femmine. Tale osservazione è probabilmente spiegabile con la parziale segregazione che i maschi presentano in questa classe di età. Per quanto riguarda i titoli anticorpali, è stata osservata una differenza statisticamente significativa in funzione dell'anno di campionamento, con titoli progressivamente crescenti fino al 2004. Gli animali adulti (classi 3 e 4) presentano titoli anticorpali superiori a quelli degli animali giovani (p=0,028). Le femmine evidenziano valori anticorpali superiori a quelli dei maschi (p=0,003): questo probabilmente è dovuto ad un effetto booster indotto dall'infezione dei giovani al calo dell'immunità materna mentre sono ancora in branco con femmine adulte.
2008
Atti 4° Workshop Nazionale di Epidemiologia Veterinaria
91
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Delogu M., Ostanello F., Martin A.M., Lelli D., Frasnelli M., Marzadori F., et al. (2008). Infezione da PCV2 nel cinghiale: dinamica anticorpale in una popolazione monitorata in un'area protetta (2002-2006). ROMA : Istituto Superiore di Sanità.
Delogu M.; Ostanello F.; Martin A.M.; Lelli D.; Frasnelli M.; Marzadori F.; Raffini E.; De Marco M.A.
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