Il comportamento meccanico dei conglomerati, in particolare di quelli a legante bituminoso, è determinato dalla mutua interazione fra le varie fasi eterogenee che li compongono. Tuttavia, anche nei metodi di calcolo più evoluti, questi materiali sono schematizzati mediante uno strato di caratteristiche omogenee equivalenti. Nell’ottica di un’evoluzione di tali criteri è necessario superare questa semplificazione, considerando la composizione “discreta” del conglomerato bituminoso. A tal fine può essere adottato un approccio di tipo microscopico, che consenta di rappresentare i reali processi fisico-meccanici dai quali dipende la risposta macroscopica d’insieme. Ciò è possibile utilizzando il metodo degli Elementi Distinti Particellari (DEM-P), che schematizza il materiale granulare, assai realisticamente, come un insieme di particelle indipendenti che interagiscono nei punti di reciproco contatto secondo appropriate leggi costitutive. Gli autori, sulla base dei risultati ottenuti in precedenti studi che hanno confermato le potenzialità del metodo nel riprodurre l’effettivo comportamento visco-elastico del conglomerato bituminoso, approfondiscono gli aspetti significativi della risposta di una pavimentazione flessibile.

Evoluzione dei criteri di calcolo delle pavimentazioni flessibili: i modelli particellari / G.DONDI; M.BRAGAGLIA; V.VIGNALI. - STAMPA. - (2008), pp. 1-15. (Intervento presentato al convegno XVII Convegno Nazionale SIIV 2008 - Le reti di trasporto urbano: progettazione, costruzione, gestione tenutosi a Enna nel 10-12 settembre 2008).

Evoluzione dei criteri di calcolo delle pavimentazioni flessibili: i modelli particellari

DONDI, GIULIO;BRAGAGLIA, MASSIMILIANO;VIGNALI, VALERIA
2008

Abstract

Il comportamento meccanico dei conglomerati, in particolare di quelli a legante bituminoso, è determinato dalla mutua interazione fra le varie fasi eterogenee che li compongono. Tuttavia, anche nei metodi di calcolo più evoluti, questi materiali sono schematizzati mediante uno strato di caratteristiche omogenee equivalenti. Nell’ottica di un’evoluzione di tali criteri è necessario superare questa semplificazione, considerando la composizione “discreta” del conglomerato bituminoso. A tal fine può essere adottato un approccio di tipo microscopico, che consenta di rappresentare i reali processi fisico-meccanici dai quali dipende la risposta macroscopica d’insieme. Ciò è possibile utilizzando il metodo degli Elementi Distinti Particellari (DEM-P), che schematizza il materiale granulare, assai realisticamente, come un insieme di particelle indipendenti che interagiscono nei punti di reciproco contatto secondo appropriate leggi costitutive. Gli autori, sulla base dei risultati ottenuti in precedenti studi che hanno confermato le potenzialità del metodo nel riprodurre l’effettivo comportamento visco-elastico del conglomerato bituminoso, approfondiscono gli aspetti significativi della risposta di una pavimentazione flessibile.
2008
Le reti di trasporto urbano: progettazione, costruzione, gestione
1
15
Evoluzione dei criteri di calcolo delle pavimentazioni flessibili: i modelli particellari / G.DONDI; M.BRAGAGLIA; V.VIGNALI. - STAMPA. - (2008), pp. 1-15. (Intervento presentato al convegno XVII Convegno Nazionale SIIV 2008 - Le reti di trasporto urbano: progettazione, costruzione, gestione tenutosi a Enna nel 10-12 settembre 2008).
G.DONDI; M.BRAGAGLIA; V.VIGNALI
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