RIASSUNTO In un’azienda interessata in passato da problemi di resistenza di S. vesicarium ai dicarbossimidici e nel 2006 agli analoghi delle strobilurine, è stata effettuata nel 2007 una prova di lotta contro la maculatura bruna del pero impiegando diversi fungicidi. Parallelamente, attraverso isolamenti del patogeno, si è proceduto a verificare in vitro in tempi successivi la sua sensibilità ai dicarbossimidici e alle strobilurine nonché ad analizzare, relativamente alle seconde, eventuali mutazioni genetiche. La prova di campo ha evidenziato una soddisfacente protezione da parte dei dicarbossimidici (procymidone e iprodione) mentre per gli analoghi delle strobilurine (kresoxim-methyl, trifloxystrobin, pyraclostrobin) è stata riscontrata un’insufficiente capacità di contenimento. I saggi in vitro hanno evidenziato un’attività normale per i dicarbossimidici e scarsa per le strobilurine, confermando i risultati emersi nella prova di campo. L’analisi molecolare ha, inoltre, permesso di accertare la presenza negli isolati resistenti della mutazione G143A, tipica della resistenza alle strobilurine.
Alberoni G., Collina M., Cavallini D., Brunelli A., Allegri A., Fagioli L., et al. (2008). Verifiche di campo e di laboratorio sulla sensibilità di Stemphylium vesicarium ai fungicidi analoghi delle strobilurine e dicarbossimidici. BOLOGNA : Clueb.
Verifiche di campo e di laboratorio sulla sensibilità di Stemphylium vesicarium ai fungicidi analoghi delle strobilurine e dicarbossimidici
ALBERONI, GIULIA;COLLINA, MARINA;BRUNELLI, AGOSTINO;
2008
Abstract
RIASSUNTO In un’azienda interessata in passato da problemi di resistenza di S. vesicarium ai dicarbossimidici e nel 2006 agli analoghi delle strobilurine, è stata effettuata nel 2007 una prova di lotta contro la maculatura bruna del pero impiegando diversi fungicidi. Parallelamente, attraverso isolamenti del patogeno, si è proceduto a verificare in vitro in tempi successivi la sua sensibilità ai dicarbossimidici e alle strobilurine nonché ad analizzare, relativamente alle seconde, eventuali mutazioni genetiche. La prova di campo ha evidenziato una soddisfacente protezione da parte dei dicarbossimidici (procymidone e iprodione) mentre per gli analoghi delle strobilurine (kresoxim-methyl, trifloxystrobin, pyraclostrobin) è stata riscontrata un’insufficiente capacità di contenimento. I saggi in vitro hanno evidenziato un’attività normale per i dicarbossimidici e scarsa per le strobilurine, confermando i risultati emersi nella prova di campo. L’analisi molecolare ha, inoltre, permesso di accertare la presenza negli isolati resistenti della mutazione G143A, tipica della resistenza alle strobilurine.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.