Oltre l’allontanamento dalla comunità scolastica. Per un rilancio della Scuola come agenzia educativa

Il presente articolo si propone di illustrare le finalità teoriche e pratiche di una recente azione promossa a partire dal 2017 dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna. Tale iniziativa si propone di incentivare percorsi di sanzione disciplinare alternativi “all’allontanamento temporaneo della comunità scolastica” per le scuole secondarie di I e II grado. Dal punto di vista normativo si è inteso quindi dare maggior rilievo e attivazione all’Art.4 commi 2 e 5 del D.P.R. 249/98 modificato in base al D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 che recitano rispettivamente: “I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica” (2° comma). “Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertire la punizione in attività in favore della comunità scolastica” (5° comma). L’articolo illustra e commenta i primi feedback inerenti l’azione. Ci si basa essenzialmente sull’analisi dei dati emersi da un questionario somministrato a 50 rappresentanti degli istituti scolastici che hanno aderito all’iniziativa proposta dall’USR E-R.