Prologo ad un volume sul ruolo riservato a Bisanzio nel cinema tra anni '50 e '80 del Novecento di un esperto come Miguel Cortés Arrese, storico dell'arte bizantina della Università di Castilla-La Mancha (Ciudad Real). Attraverso quattro film, tra i quali il "Teodora" di Franco Freda (1964) si legge la interpretazione e l'immaginario lasciato dall'impero romano-orientale nella cultura europea prima (italiana, spagnola, francese), quindi russa dopo le Guerre Mondiali. Ma anche il clima ideologico-storico e politico vissuto da ciascun regista. In sostanza, oltre ad uno studio su Bisanzio al cinema, un utilissimo contributo allo studio culturale e storico nella Europa divisa tra Occidente e Oriente "oltre cortina".

Prologo

VESPIGNANI G.
2019

Abstract

Prologo ad un volume sul ruolo riservato a Bisanzio nel cinema tra anni '50 e '80 del Novecento di un esperto come Miguel Cortés Arrese, storico dell'arte bizantina della Università di Castilla-La Mancha (Ciudad Real). Attraverso quattro film, tra i quali il "Teodora" di Franco Freda (1964) si legge la interpretazione e l'immaginario lasciato dall'impero romano-orientale nella cultura europea prima (italiana, spagnola, francese), quindi russa dopo le Guerre Mondiali. Ma anche il clima ideologico-storico e politico vissuto da ciascun regista. In sostanza, oltre ad uno studio su Bisanzio al cinema, un utilissimo contributo allo studio culturale e storico nella Europa divisa tra Occidente e Oriente "oltre cortina".
2019
Vidas de cine. Bizancio ante la camara
9
14
VESPIGNANI G.
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