« La diffusa "erotia" della vita ». Lo schema del Capitolo II.° di Eros e Priapo

The essay offers an analysis, accompanied by a critical apparatus, of the Schema del capitolo II. of Eros e Priapo, a series of papers that contains the original plan of the work and allows a better understanding of its intents. The recent publication of a new edition of Eros e Priapo (Adelphi 2016) has reopened the academic and literary debate around the text, since long an object of contrasting opinions, and has triggered a series of almost unanimously positive reviews. If the new edition, closer to the author's original intents, has finally allowed the rehabilitation of the book, some clarifications still have to be made about its purposes. Many reviews, in fact, focus on its polemical nature, overlooking the primary didactic and cognitive drive that led to its composition. Only by studying the diacronic evolution of the text, from the work plan sketched in Schema del capitolo II. to the two redactions of 1944-46 and 1967, is possible to understand the value of a book that, despite never reaching a finished stage, confronts some central themes of the Italian twentieth century, such as fascism and psychoanalysis.

Il saggio ofre un’analisi, corredata da apparato genetico ed evolutivo, del-lo Schema del capitolo II. di Eros e Priapo, un nucleo di carte che racchiu-de il piano originario dell’opera e permette di comprenderne meglio gli intenti. La recente uscita di una nuova edizione di Eros e Priapo (Adelphi 2016) ha riaperto il dibattito accademico e letterario intorno al testo, da sempre oggetto di pareri discordanti, generando un forire di recensioni quasi unanimemente positive. Se il rinnovato lavoro critico, più aderente alle intenzioni originali dell’autore, ha fnalmente permesso la riabilitazio-ne del libro, alcune precisazioni rimangono ancora da fare riguardo ai suoi obiettivi. Molte recensioni infatti mettono in risalto il carattere fortemen-te polemico e invettivo dell’opera, lasciando in secondo piano il primige-nio impulso didattico e conoscitivo che porta alla sua composizione. Solo studiando l’evoluzione diacronica del testo, dal piano di lavoro contenuto nello Schema del capitolo II. alle due redazioni del 1944-46 e del 1967, è dun-que possibile capire il valore di un’opera che, pur non avendo mai raggiun-to uno stadio fnito, afronta alcune tra le tematiche centrali del Novecento italiano, come il fascismo e la psicanalisi.