La tecnologia della smaltatura vetrosa è stata utilizzata, in tempi relativamente recenti, in numerose applicazioni di elevato interesse industriale, soprattutto in casi in cui sia necessaria un’elevata resistenza alla corrosione e ottime finiture superficiali. Un problema che il progettista deve affrontare nell’utilizzo di lamiere in acciaio smaltato è la possibile frattura del rivestimento a seguito di impatti o carichi trasversali con conseguente perdita delle proprietà anti corrosione. Scopo del lavoro è la caratterizzazione del comportamento ad impatto di lamiere rivestite di smalto porcellanato dal punto di vista sperimentale e lo sviluppo di un modello agli elementi finiti che consenta di valutare gli effetti di diversi parametri di processo, tra cui le tensioni residue indotte dalla differenza dei coefficienti di dilatazione termica di substrato e rivestimento. Il medesimo modello è stato utilizzato per simulare l’insorgenza di un particolare fenomeno locale di instabilitàdell’equilibrio.
STUDIO DEL COMPORTAMENTO DI LAMIERE SMALTATE SOGGETTE AD IMPATTO A BASSA VELOCITÀ / G. Minak; A. Zucchelli; D. Ghelli. - ELETTRONICO. - 37:(2008), pp. 1-16. (Intervento presentato al convegno XXXVII Convegno Nazionale AIAS tenutosi a Roma nel 10-13 settembre 2008).
STUDIO DEL COMPORTAMENTO DI LAMIERE SMALTATE SOGGETTE AD IMPATTO A BASSA VELOCITÀ
MINAK, GIANGIACOMO;ZUCCHELLI, ANDREA;GHELLI, DANIELE
2008
Abstract
La tecnologia della smaltatura vetrosa è stata utilizzata, in tempi relativamente recenti, in numerose applicazioni di elevato interesse industriale, soprattutto in casi in cui sia necessaria un’elevata resistenza alla corrosione e ottime finiture superficiali. Un problema che il progettista deve affrontare nell’utilizzo di lamiere in acciaio smaltato è la possibile frattura del rivestimento a seguito di impatti o carichi trasversali con conseguente perdita delle proprietà anti corrosione. Scopo del lavoro è la caratterizzazione del comportamento ad impatto di lamiere rivestite di smalto porcellanato dal punto di vista sperimentale e lo sviluppo di un modello agli elementi finiti che consenta di valutare gli effetti di diversi parametri di processo, tra cui le tensioni residue indotte dalla differenza dei coefficienti di dilatazione termica di substrato e rivestimento. Il medesimo modello è stato utilizzato per simulare l’insorgenza di un particolare fenomeno locale di instabilitàdell’equilibrio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.