Nell'ambito della pianificazione dell'attività estrattiva, un elemento essenziale per la valutazione delle potenzialità di sfruttamento del giacimento è rappresentato dalla conoscenza dell'estensione spaziale e della configurazione tridimensionale dell'ammasso roccioso, nonché delle sue proprietà litologiche. In questo lavoro viene presentato un approccio multidisciplinare finalizzato alla definizione del modello geologico-strutturale tridimensionale (3D) del sito di coltivazione, integrante criteri di rilevamento geologico-strutturale con indagini minero-petrografiche. Il modello proposto permette (i) di considerare i rapporti geometrico-strutturali con le litologie circostanti il giacimento, e (ii) di analizzare, in un contesto tridimensionale, il corteo di deformazione (discontinuità planari e lineari) che può compromettere o alterare le proprietà geomeccaniche e mineralogiche dell’ammasso roccioso. Di seguito, sono illustrati i risultati ottenuti dall’applicazione di tale metodologia ad un caso specifico di coltivazione in rocce ofiolitiche nell’areale della cava “Tana dei Banditi” (Genova).
Approccio multidisciplinare alle cave
G. Vignaroli;
2010
Abstract
Nell'ambito della pianificazione dell'attività estrattiva, un elemento essenziale per la valutazione delle potenzialità di sfruttamento del giacimento è rappresentato dalla conoscenza dell'estensione spaziale e della configurazione tridimensionale dell'ammasso roccioso, nonché delle sue proprietà litologiche. In questo lavoro viene presentato un approccio multidisciplinare finalizzato alla definizione del modello geologico-strutturale tridimensionale (3D) del sito di coltivazione, integrante criteri di rilevamento geologico-strutturale con indagini minero-petrografiche. Il modello proposto permette (i) di considerare i rapporti geometrico-strutturali con le litologie circostanti il giacimento, e (ii) di analizzare, in un contesto tridimensionale, il corteo di deformazione (discontinuità planari e lineari) che può compromettere o alterare le proprietà geomeccaniche e mineralogiche dell’ammasso roccioso. Di seguito, sono illustrati i risultati ottenuti dall’applicazione di tale metodologia ad un caso specifico di coltivazione in rocce ofiolitiche nell’areale della cava “Tana dei Banditi” (Genova).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.