Nell'ambito della pianificazione dell'attività estrattiva, un elemento essenziale per la valutazione delle potenzialità di sfruttamento del giacimento è rappresentato dalla conoscenza dell'estensione spaziale e della configurazione tridimensionale dell'ammasso roccioso, nonché delle sue proprietà litologiche. In questo lavoro viene presentato un approccio multidisciplinare finalizzato alla definizione del modello geologico-strutturale tridimensionale (3D) del sito di coltivazione, integrante criteri di rilevamento geologico-strutturale con indagini minero-petrografiche. Il modello proposto permette (i) di considerare i rapporti geometrico-strutturali con le litologie circostanti il giacimento, e (ii) di analizzare, in un contesto tridimensionale, il corteo di deformazione (discontinuità planari e lineari) che può compromettere o alterare le proprietà geomeccaniche e mineralogiche dell’ammasso roccioso. Di seguito, sono illustrati i risultati ottenuti dall’applicazione di tale metodologia ad un caso specifico di coltivazione in rocce ofiolitiche nell’areale della cava “Tana dei Banditi” (Genova).
G. Vignaroli, G.U. (2010). Approccio multidisciplinare alle cave. QUARRY AND CONSTRUCTION, Novembre 2010, 22-26.
Approccio multidisciplinare alle cave
G. Vignaroli;
2010
Abstract
Nell'ambito della pianificazione dell'attività estrattiva, un elemento essenziale per la valutazione delle potenzialità di sfruttamento del giacimento è rappresentato dalla conoscenza dell'estensione spaziale e della configurazione tridimensionale dell'ammasso roccioso, nonché delle sue proprietà litologiche. In questo lavoro viene presentato un approccio multidisciplinare finalizzato alla definizione del modello geologico-strutturale tridimensionale (3D) del sito di coltivazione, integrante criteri di rilevamento geologico-strutturale con indagini minero-petrografiche. Il modello proposto permette (i) di considerare i rapporti geometrico-strutturali con le litologie circostanti il giacimento, e (ii) di analizzare, in un contesto tridimensionale, il corteo di deformazione (discontinuità planari e lineari) che può compromettere o alterare le proprietà geomeccaniche e mineralogiche dell’ammasso roccioso. Di seguito, sono illustrati i risultati ottenuti dall’applicazione di tale metodologia ad un caso specifico di coltivazione in rocce ofiolitiche nell’areale della cava “Tana dei Banditi” (Genova).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


