Rapporti di reciproco beneficio intercorrono tra il campo degli studi compa- rativi in educazione e quello degli studi in didattica, come nel caso della for- mazione degli insegnanti e in quello di riforma dei curricoli. Quando la richiesta di professionalità nell’insegnamento, come risposta al- la crisi della scuola, coinvolge l’Italia nel dibattito internazionale per un rin- novamento della formazione iniziale e continua degli insegnanti, la mancanza nel nostro paese di una prospettiva comparativa in sede di elaborazione della riforma evidenzia come l’innovazione sia a rischio quando la professionalità didattica rimane una categoria astratta. La debolezza di studi empirici di tipo etnografico nella ricerca in didattica, la linea di ricerca più feconda degli studi comparativi, comporta prestiti concettuali aldilà delle tradizioni culturali e del carattere nazionale dei paesi coinvolti. Ciò si ripercuote sulle pratiche educa- tive, producendo distorsioni di senso e distacco tra il piano del curricolo for- male e ciò che avviene nella realtà delle pratiche a scuola.
Vanna Gherardi (2018). Studi comparativi in educazione: comparazione e didattica. Pensa MultiMedia srl.
Studi comparativi in educazione: comparazione e didattica
Vanna Gherardi
2018
Abstract
Rapporti di reciproco beneficio intercorrono tra il campo degli studi compa- rativi in educazione e quello degli studi in didattica, come nel caso della for- mazione degli insegnanti e in quello di riforma dei curricoli. Quando la richiesta di professionalità nell’insegnamento, come risposta al- la crisi della scuola, coinvolge l’Italia nel dibattito internazionale per un rin- novamento della formazione iniziale e continua degli insegnanti, la mancanza nel nostro paese di una prospettiva comparativa in sede di elaborazione della riforma evidenzia come l’innovazione sia a rischio quando la professionalità didattica rimane una categoria astratta. La debolezza di studi empirici di tipo etnografico nella ricerca in didattica, la linea di ricerca più feconda degli studi comparativi, comporta prestiti concettuali aldilà delle tradizioni culturali e del carattere nazionale dei paesi coinvolti. Ciò si ripercuote sulle pratiche educa- tive, producendo distorsioni di senso e distacco tra il piano del curricolo for- male e ciò che avviene nella realtà delle pratiche a scuola.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.