La possibilità di un’acquisizione morfometrica digitale ad alta accuratezza geometrica sta modificando lo sviluppo dei processi di indagine in molti settori: dai beni culturali al patrimonio storico-artistico fino alla progettazione architettonica. Il progetto del MUDI – il nuovo Museo degli Innocenti a Firenze - si inserisce in questo contesto: l’intervento di progettazione ha visto la possibilità di integrare il processo compositivo con modelli morfometrici ad alta densità informativa. Misure e piani di riferimento si intrecciano a schizzi e logiche compositive, rilevare e progettare sono due processi profondamente diversi; l’uno parte in maniera imprescindibile dal reale, l’oggetto del rilievo, l’altro più spesso prende origine dall’immaginazione volta a pensare, pro-gettare nel futuro quanto ancora non c’è, per concretizzarsi il primo, in restituzioni grafiche, frutto di un atto di conoscenza, che raccontano l’architettura; il secondo, in elaborati che, grazie all’inventiva e ad indicazioni metriche, prefigurano lo spazio da costruire. Nel caso del progetto MUDI il rilievo è stato utilizzato come strumento di ausilio alla progettazione nel momento di elaborazione del progetto definitivo e come dispositivo di controllo di forme e misure nel corso dello sviluppo del progetto esecutivo, la fase più tecnica dello sviluppo del processo compositivo, in cui si impone la necessità di un controllo spaziale con un’accuratezza di carattere millimetrico. In virtù delle sue caratteristiche intrinseche di precisione, il rilievo morfometrico riesce infatti a svelare e chiarificare la complessità e l’articolazione volumetrica dell’oggetto del rilievo: oltre a fornire una possibilità di verifica di tipo metrico grazie all’estrazione diretta di misure puntuali, il data base tridimensionale permette anche una capacità investigativa morfologica, e quindi un livello di conoscenza del manufatto architettonico, altrimenti difficilmente raggiungibile.
La misura di Brunelleschi: il progetto del Nuovo Museo degli Innocenti a Firenze. L’integrazione del processo compositivo e di restauro con modelli morfometrici ad alta densità informativa
Turillazzi B
2013
Abstract
La possibilità di un’acquisizione morfometrica digitale ad alta accuratezza geometrica sta modificando lo sviluppo dei processi di indagine in molti settori: dai beni culturali al patrimonio storico-artistico fino alla progettazione architettonica. Il progetto del MUDI – il nuovo Museo degli Innocenti a Firenze - si inserisce in questo contesto: l’intervento di progettazione ha visto la possibilità di integrare il processo compositivo con modelli morfometrici ad alta densità informativa. Misure e piani di riferimento si intrecciano a schizzi e logiche compositive, rilevare e progettare sono due processi profondamente diversi; l’uno parte in maniera imprescindibile dal reale, l’oggetto del rilievo, l’altro più spesso prende origine dall’immaginazione volta a pensare, pro-gettare nel futuro quanto ancora non c’è, per concretizzarsi il primo, in restituzioni grafiche, frutto di un atto di conoscenza, che raccontano l’architettura; il secondo, in elaborati che, grazie all’inventiva e ad indicazioni metriche, prefigurano lo spazio da costruire. Nel caso del progetto MUDI il rilievo è stato utilizzato come strumento di ausilio alla progettazione nel momento di elaborazione del progetto definitivo e come dispositivo di controllo di forme e misure nel corso dello sviluppo del progetto esecutivo, la fase più tecnica dello sviluppo del processo compositivo, in cui si impone la necessità di un controllo spaziale con un’accuratezza di carattere millimetrico. In virtù delle sue caratteristiche intrinseche di precisione, il rilievo morfometrico riesce infatti a svelare e chiarificare la complessità e l’articolazione volumetrica dell’oggetto del rilievo: oltre a fornire una possibilità di verifica di tipo metrico grazie all’estrazione diretta di misure puntuali, il data base tridimensionale permette anche una capacità investigativa morfologica, e quindi un livello di conoscenza del manufatto architettonico, altrimenti difficilmente raggiungibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.