Il compito che affronto in questo breve contributo è individuare e discutere i principali cambiamenti che hanno interessato la polizia italiana nell’ultimo decennio, sullo sfondo delle dinamiche internazionali della ricerca e dell’azione in materia. Con tale proposito riprenderò e svilupperò gli approdi raggiunti in miei precedenti lavori, di cui qui mi limiterò a condividere gli elementi utili alla presente riflessione. L’obiettivo che perseguo non è trarre delle precise conclusioni, ma collocare lo stato attuale della situazione italiana nel contesto internazionale e tratteggiare degli sce-nari possibili nel prossimo futuro. Il campo che considero è rappresentato dalla strategia riformistica della polizia pubblica, sia na-zionale che locale, nelle società occidentali a democrazia matura, tra cui collochiamo il nostro paese. Per questa ragione non mi occuperò, da una parte, di ordine pubblico-interno, di polizia transnazionale-globale o di sicurezza plurale-integrata, che comunque interessano il nostro sistema di polizia e di sicurezza; d’altra parte, non vi includerò le polizie di paesi di recente indi-pendenza, con cultura orientale o ad ordinamento confessionale, cui nemmeno posso rinviare vi-sta la vastità e la diversità degli approcci necessari. I contributi tematici sulla polizia italiana, nel contesto contemporaneo, risultano significativamente pochi e soprattutto parziali. In questo vuoto di riflessione scientifica, teorica ed empirica, ciò che persiste sono lavori autoreferenziali sull’universo degli operatori, delle polizie nazionali come locali, progettati su conoscenze o esigenze da loro raccolte e realizzati con indagini quantitative o in manuali formativi a loro destinati. In realtà, lo stato della conoscenza critica sulla nostra polizia pare grandemente condizionato dalle tendenze non sono solo interne al mondo istituzionale e accademico, ma anche trasversali al sistema economico e sociale. Per questo ho cercato di individuarle nella rispettiva autonoma portata e di suggerirne degli eventuali nessi reciproci.

Polizia all’italiana. Note a margine di tendenze senza modello

Davide Bertaccini
2015

Abstract

Il compito che affronto in questo breve contributo è individuare e discutere i principali cambiamenti che hanno interessato la polizia italiana nell’ultimo decennio, sullo sfondo delle dinamiche internazionali della ricerca e dell’azione in materia. Con tale proposito riprenderò e svilupperò gli approdi raggiunti in miei precedenti lavori, di cui qui mi limiterò a condividere gli elementi utili alla presente riflessione. L’obiettivo che perseguo non è trarre delle precise conclusioni, ma collocare lo stato attuale della situazione italiana nel contesto internazionale e tratteggiare degli sce-nari possibili nel prossimo futuro. Il campo che considero è rappresentato dalla strategia riformistica della polizia pubblica, sia na-zionale che locale, nelle società occidentali a democrazia matura, tra cui collochiamo il nostro paese. Per questa ragione non mi occuperò, da una parte, di ordine pubblico-interno, di polizia transnazionale-globale o di sicurezza plurale-integrata, che comunque interessano il nostro sistema di polizia e di sicurezza; d’altra parte, non vi includerò le polizie di paesi di recente indi-pendenza, con cultura orientale o ad ordinamento confessionale, cui nemmeno posso rinviare vi-sta la vastità e la diversità degli approcci necessari. I contributi tematici sulla polizia italiana, nel contesto contemporaneo, risultano significativamente pochi e soprattutto parziali. In questo vuoto di riflessione scientifica, teorica ed empirica, ciò che persiste sono lavori autoreferenziali sull’universo degli operatori, delle polizie nazionali come locali, progettati su conoscenze o esigenze da loro raccolte e realizzati con indagini quantitative o in manuali formativi a loro destinati. In realtà, lo stato della conoscenza critica sulla nostra polizia pare grandemente condizionato dalle tendenze non sono solo interne al mondo istituzionale e accademico, ma anche trasversali al sistema economico e sociale. Per questo ho cercato di individuarle nella rispettiva autonoma portata e di suggerirne degli eventuali nessi reciproci.
2015
Davide Bertaccini
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