Già da alcuni anni, su varie specie officinali presenti nel Giardino delle Erbe “Augusto Rinaldi Ceroni” di Casola Valsenio (Ravenna), sono state osservate pericolose infezioni causate da fitoplasmi. Nel biennio 2007-2008, in un impianto di grindelia (Grindelia robusta Nutt.) dello stesso Giardino, è stata osservata una sintomatologia tipicamente riferibile alla presenza di questi microrganismi patogeni. Considerando che in letteratura non risultano segnalazioni di fitoplasmosi in questa specie, si è deciso di verificarne la presenza e l’identità mediante l’applicazione di tecniche molecolari. Considerando che i fitoplasmi possono indurre modificazione importanti della concentrazione dei principi attivi di alcune specie officinali (i.e., iperico), sono state effettuate analisi comparative di GC-MS mettendo a confronto gli oli essenziali ottenuti da piante di grindelia sane ed infette. I primi sintomi riferibili alla presenza di fitoplasmi sono stati osservati alla fine di maggio del 2007; essi consistevano in fillodia (trasformazione di organi fiorali in foglie o germogli) e virescenza (presenza del pigmento clorofilliano in tessuti fiorali che dovrebbero essere normalmente pigmentati). Nel mese di giugno, al momento della fioritura, le piante hanno mostrato i sintomi più macroscopici riguardanti quasi esclusivamente il fiore: sviluppo anomalo di germogli da organi fiorali, presenza di ammassi di fiori piccoli, malformati ma normalmente pigmentati e circondati da altri virescenti; in altri casi, un unico peduncolo terminava con una sorta di infiorescenza costituita da minuscoli fiori gialli. Non sono stati osservati sintomi di nanismo e/o giallume sull’apparato fogliare. Nel 2008, nel medesimo impianto, la formazione dei boccioli è avvenuta con circa un mese di anticipo, anche se i primi sintomi riferibili alla presenza di fitoplasmi sono stati osservati, come l’anno precedente, solo verso la metà di giugno. L’incidenza della malattia è risultata del 50% nel biennio di osservazioni. INFEZIONE DA FITOPLASMI IN GRINDELIA ROBUSTA: VALUTAZIONE DELL’OLIO ESSENZIALE Bellardi Maria Grazia1, Benni Alessandro1, Chiesa Chiara1, Contaldo Nicoletta1, Bertaccini Assunta1, Biffi Sauro2, Epifano Francesco3, Genovese Salvatore3 1 Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali - Patologia vegetale, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Viale G.Fanin 42, 40127 Bologna, Italia Corresponding author: mariagrazia.bellardi@unibo.it 2 Giardino delle Erbe “Augusto Rinaldi Ceroni”, 48018 Casola Valsenio (Ravenna), Italia 3 Dipartimento di Scienze del Farmaco, Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, Via Dei Vestini 31, 66013 Chieti Scalo (Chieti), Italia Introduzione Già da alcuni anni, su varie specie officinali presenti nel Giardino delle Erbe “Augusto Rinaldi Ceroni” di Casola Valsenio (Ravenna), sono state osservate pericolose infezioni causate da fitoplasmi (Bellardi et al., 1999). In particolare, casi di giallume, virescenza e nanismo hanno riguardato Digitalis lutea L., D. lanata Ehrh., Vinca rosea L. ed Hypericum perforatum L. (Bellardi et al., 2007). Nel biennio 2007-2008, in un impianto di grindelia (Grindelia robusta Nutt.) dello stesso Giardino, è stata osservata una sintomatologia tipicamente riferibile alla presenza di questi microrganismi patogeni. Considerando che in letteratura non risultano segnalazioni di fitoplasmosi in questa specie, si è deciso di verificarne la presenza e l’identità mediante l’applicazione di tecniche molecolari. La grindelia (Figura 1) è una pianta erbacea perenne medicinale: le si riconoscono proprietà antiasmatiche, anticatarrali, espettoranti, sedative della tosse e della pertosse, emollienti, diuretiche, antispasmodiche, sedative delle vie urinarie e tonicardiache. E’ assai viscida al tatto per la presenza di una sostanza resinosa ed appiccicosa contenente gran parte delle sostanze terapeuticamente attive, fra cui numerosi acidi (i.e., acido grindelico), una saponi...

Bellardi Maria Grazia, Benni Alessandro, Chiesa Chiara, Contaldo Nicoletta, Bertaccini Assunta, Biffi Sauro, et al. (2008). INFEZIONE DA FITOPLASMI IN GRINDELIA ROBUSTA: VALUTAZIONE DELL’OLIO ESSENZIALE. IMOLA : Alma Mater Studiorum Università di Bologna.

INFEZIONE DA FITOPLASMI IN GRINDELIA ROBUSTA: VALUTAZIONE DELL’OLIO ESSENZIALE

BELLARDI, MARIA GRAZIA;BENNI, ALESSANDRO;Contaldo Nicoletta;BERTACCINI, ASSUNTA;
2008

Abstract

Già da alcuni anni, su varie specie officinali presenti nel Giardino delle Erbe “Augusto Rinaldi Ceroni” di Casola Valsenio (Ravenna), sono state osservate pericolose infezioni causate da fitoplasmi. Nel biennio 2007-2008, in un impianto di grindelia (Grindelia robusta Nutt.) dello stesso Giardino, è stata osservata una sintomatologia tipicamente riferibile alla presenza di questi microrganismi patogeni. Considerando che in letteratura non risultano segnalazioni di fitoplasmosi in questa specie, si è deciso di verificarne la presenza e l’identità mediante l’applicazione di tecniche molecolari. Considerando che i fitoplasmi possono indurre modificazione importanti della concentrazione dei principi attivi di alcune specie officinali (i.e., iperico), sono state effettuate analisi comparative di GC-MS mettendo a confronto gli oli essenziali ottenuti da piante di grindelia sane ed infette. I primi sintomi riferibili alla presenza di fitoplasmi sono stati osservati alla fine di maggio del 2007; essi consistevano in fillodia (trasformazione di organi fiorali in foglie o germogli) e virescenza (presenza del pigmento clorofilliano in tessuti fiorali che dovrebbero essere normalmente pigmentati). Nel mese di giugno, al momento della fioritura, le piante hanno mostrato i sintomi più macroscopici riguardanti quasi esclusivamente il fiore: sviluppo anomalo di germogli da organi fiorali, presenza di ammassi di fiori piccoli, malformati ma normalmente pigmentati e circondati da altri virescenti; in altri casi, un unico peduncolo terminava con una sorta di infiorescenza costituita da minuscoli fiori gialli. Non sono stati osservati sintomi di nanismo e/o giallume sull’apparato fogliare. Nel 2008, nel medesimo impianto, la formazione dei boccioli è avvenuta con circa un mese di anticipo, anche se i primi sintomi riferibili alla presenza di fitoplasmi sono stati osservati, come l’anno precedente, solo verso la metà di giugno. L’incidenza della malattia è risultata del 50% nel biennio di osservazioni. INFEZIONE DA FITOPLASMI IN GRINDELIA ROBUSTA: VALUTAZIONE DELL’OLIO ESSENZIALE Bellardi Maria Grazia1, Benni Alessandro1, Chiesa Chiara1, Contaldo Nicoletta1, Bertaccini Assunta1, Biffi Sauro2, Epifano Francesco3, Genovese Salvatore3 1 Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroambientali - Patologia vegetale, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, Viale G.Fanin 42, 40127 Bologna, Italia Corresponding author: mariagrazia.bellardi@unibo.it 2 Giardino delle Erbe “Augusto Rinaldi Ceroni”, 48018 Casola Valsenio (Ravenna), Italia 3 Dipartimento di Scienze del Farmaco, Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, Via Dei Vestini 31, 66013 Chieti Scalo (Chieti), Italia Introduzione Già da alcuni anni, su varie specie officinali presenti nel Giardino delle Erbe “Augusto Rinaldi Ceroni” di Casola Valsenio (Ravenna), sono state osservate pericolose infezioni causate da fitoplasmi (Bellardi et al., 1999). In particolare, casi di giallume, virescenza e nanismo hanno riguardato Digitalis lutea L., D. lanata Ehrh., Vinca rosea L. ed Hypericum perforatum L. (Bellardi et al., 2007). Nel biennio 2007-2008, in un impianto di grindelia (Grindelia robusta Nutt.) dello stesso Giardino, è stata osservata una sintomatologia tipicamente riferibile alla presenza di questi microrganismi patogeni. Considerando che in letteratura non risultano segnalazioni di fitoplasmosi in questa specie, si è deciso di verificarne la presenza e l’identità mediante l’applicazione di tecniche molecolari. La grindelia (Figura 1) è una pianta erbacea perenne medicinale: le si riconoscono proprietà antiasmatiche, anticatarrali, espettoranti, sedative della tosse e della pertosse, emollienti, diuretiche, antispasmodiche, sedative delle vie urinarie e tonicardiache. E’ assai viscida al tatto per la presenza di una sostanza resinosa ed appiccicosa contenente gran parte delle sostanze terapeuticamente attive, fra cui numerosi acidi (i.e., acido grindelico), una saponi...
2008
VI Convegno AISSA "Agricoltura, Paesaggio e Territorio tra Conservazione e Innovazione: Il Ruolo della Ricerca"
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Bellardi Maria Grazia, Benni Alessandro, Chiesa Chiara, Contaldo Nicoletta, Bertaccini Assunta, Biffi Sauro, et al. (2008). INFEZIONE DA FITOPLASMI IN GRINDELIA ROBUSTA: VALUTAZIONE DELL’OLIO ESSENZIALE. IMOLA : Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
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