La pedagogia speciale si occupa di persone con bisogni specifici e ha come obiettivo educativo quello di intravedere, riconoscere e puntualizzare, anche in situazioni altamente problematiche, la possibilità dell’educabilità dell’uomo; essa individua e offre risposte speciali a bisogni specifici in contesti ampi, nei territori di appartenenza di tutti; si muove in un ambito di frontiera che va a individuare potenzialità latenti o residue non immediatamente rilevabili; svolge una funzione trasgressiva e utopica verso l’esistente per modificarlo; effettua un percorso euristico di potenziamento di strumenti critici, di riflessione e operativi, di azione, di logiche integrate, interdisciplinari, plurimodali e reticolari. Nel presente volume si pongono in luce quelle variabili che possono aggravare il deficit o presentarsi come elementi aggiuntivi che vengono scambiati per il deficit stesso (ad es. l’iperprotezione della famiglia, il pregiudizio sociale, gli stereotipi sulle persone con disabilità ecc.) e distorcere, o limitare gravemente il lavoro educativo stesso.
CALDIN R., POLATO E, DAINESE R. (2006). ESSERE SPECIALI A SCUOLA. LECCE : Pensa multimedia.
ESSERE SPECIALI A SCUOLA
CALDIN, ROBERTA;DAINESE, ROBERTO
2006
Abstract
La pedagogia speciale si occupa di persone con bisogni specifici e ha come obiettivo educativo quello di intravedere, riconoscere e puntualizzare, anche in situazioni altamente problematiche, la possibilità dell’educabilità dell’uomo; essa individua e offre risposte speciali a bisogni specifici in contesti ampi, nei territori di appartenenza di tutti; si muove in un ambito di frontiera che va a individuare potenzialità latenti o residue non immediatamente rilevabili; svolge una funzione trasgressiva e utopica verso l’esistente per modificarlo; effettua un percorso euristico di potenziamento di strumenti critici, di riflessione e operativi, di azione, di logiche integrate, interdisciplinari, plurimodali e reticolari. Nel presente volume si pongono in luce quelle variabili che possono aggravare il deficit o presentarsi come elementi aggiuntivi che vengono scambiati per il deficit stesso (ad es. l’iperprotezione della famiglia, il pregiudizio sociale, gli stereotipi sulle persone con disabilità ecc.) e distorcere, o limitare gravemente il lavoro educativo stesso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.