I c.d. beni culturali “minori” (cioè quei beni di interesse storico – artistico in relazioni ai quali non sono applicabili le disposizioni di cui d.lgs n. 42 del 2014 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”) rappresentano una tipologia di beni culturali non disciplinati dal nostro sistema giuridico. Ciò nonostante - per il valore e il significato che essi rappresentano - si pone il problema di definire quelle che possono essere le possibili forme di tutela e valorizzazione da parte delle istituzioni locali e delle associazioni di cittadini, anche in relazione alla futura introduzione nel nostro sistema giuridico di una diversa (e più ampia) definizione di patrimonio culturale derivante dal recepimento della Convenzione di Faro sul valore dell’eredità culturale per la società.
garzia (2018). enti locali, associazioni e i c.d. beni culturali minori. RIVISTA GIURIDICA DELL'EDILIZIA, 5/2018, 379-392.
enti locali, associazioni e i c.d. beni culturali minori
garzia
2018
Abstract
I c.d. beni culturali “minori” (cioè quei beni di interesse storico – artistico in relazioni ai quali non sono applicabili le disposizioni di cui d.lgs n. 42 del 2014 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”) rappresentano una tipologia di beni culturali non disciplinati dal nostro sistema giuridico. Ciò nonostante - per il valore e il significato che essi rappresentano - si pone il problema di definire quelle che possono essere le possibili forme di tutela e valorizzazione da parte delle istituzioni locali e delle associazioni di cittadini, anche in relazione alla futura introduzione nel nostro sistema giuridico di una diversa (e più ampia) definizione di patrimonio culturale derivante dal recepimento della Convenzione di Faro sul valore dell’eredità culturale per la società.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.