Le Microbial Fuel Cell (MFC) sono dispositivi in grado di convertire energia chimica in energia elettrica. Il loro sviluppo riveste un notevole interesse nel medio termine, in quanto potrebbero garantire un recupero energetico nell’ambito del processo depurativo di un refluo poiché, teoricamente, ogni substrato organico biodegradabile può essere convertito in elettricità. I ricercatori dell’ENEA (sede di Bologna) hanno proposto una configurazione impiantistica di MFC concepita sia per la depurazione che per il recupero energetico, la cui fattibilità è stata verificata nell’ambito di una sperimentazione sviluppata in circa 14 mesi, mediante un impianto sperimentale in scala laboratorio avente una capacità complessiva di circa 60 L. La MFC, alimentata con un refluo sintetico (COD variabile tra 1.5 e 5 g/L) ha prodotto una potenza ed una corrente specifica rispettivamente pari a 70 mW/mq elettrodo e 175 mA/mq elettrodo, ottenendo rendimenti medi di rimozione del COD superiori al 98 %, ed un processo di nitrificazione pressoché completo. In una seconda fase della sperimentazione, la resistenza esterna applicata è stata variata da 250 a 2100 Ohm, ottenendo sensibili modifiche dei valori ottenuti di potenza sostenibile, riconducibili a tale variazione.
Utilizzo di una MFC per la degradazione di sostanza organica e recupero di corrente elettrica. Primi risultati sperimentali / Giordano A.; Aldrovandi A.; Farina R.; Mancini M.L.; Stante L.. - STAMPA. - 1/8:(2008), pp. 111/1-111/8. (Intervento presentato al convegno ANDIS-DICEA-IWA. International Symposium on Sanitary and Environmental Engineering-SIDISA 08 tenutosi a Florence (Italy) nel 24-27 june 2008).
Utilizzo di una MFC per la degradazione di sostanza organica e recupero di corrente elettrica. Primi risultati sperimentali.
ALDROVANDI, ABA;MANCINI, MAURIZIO;
2008
Abstract
Le Microbial Fuel Cell (MFC) sono dispositivi in grado di convertire energia chimica in energia elettrica. Il loro sviluppo riveste un notevole interesse nel medio termine, in quanto potrebbero garantire un recupero energetico nell’ambito del processo depurativo di un refluo poiché, teoricamente, ogni substrato organico biodegradabile può essere convertito in elettricità. I ricercatori dell’ENEA (sede di Bologna) hanno proposto una configurazione impiantistica di MFC concepita sia per la depurazione che per il recupero energetico, la cui fattibilità è stata verificata nell’ambito di una sperimentazione sviluppata in circa 14 mesi, mediante un impianto sperimentale in scala laboratorio avente una capacità complessiva di circa 60 L. La MFC, alimentata con un refluo sintetico (COD variabile tra 1.5 e 5 g/L) ha prodotto una potenza ed una corrente specifica rispettivamente pari a 70 mW/mq elettrodo e 175 mA/mq elettrodo, ottenendo rendimenti medi di rimozione del COD superiori al 98 %, ed un processo di nitrificazione pressoché completo. In una seconda fase della sperimentazione, la resistenza esterna applicata è stata variata da 250 a 2100 Ohm, ottenendo sensibili modifiche dei valori ottenuti di potenza sostenibile, riconducibili a tale variazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.