Introduzione. La plasticità dell’apparato gastrointestinale negli ultimi anni è stato oggetto di numerosi studi. L’evidenza ha mostrato che macrofagi residenti nella mucosa intestinale di soggetti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) presentano alterazioni morfo-funzionali rispetto a soggetti sani (Isidro & Appleyard 2016 Am J Physiol Gastrointest Liver Physiol 311:G59-73). A seguito del consumo di alimenti ricchi in ellagitannini e acido ellagico, come melagrana, frutti rossi e noci, vengono prodotte urolitine (Uro) a livello intestinale. Nell’uomo sono stati individuati 3 metabotipi (Met): Met A produce Uro A, Met B produce anche isoUro A e Uro B, Met 0 non produce Uro (Tomás-Barberán et al 2017 Mol Nutr Food Res 61:1500901). Lo scopo dello studio è valutare l’effetto dei Met su macrofagi polarizzati in modo proinfiammatorio M1 similmente a macrofagi intestinali di soggetti affetti da MICI. Metodi. Il fenotipo macrofagico M1, ottenuto da monociti di donatori sani stimolati con LPS+IFNγ, è stato trattato con 3 combinazioni di Uro corrispondenti ai Met. Si è analizzata l’espressione genica con tecnica microarray rispetto a macrofagi a riposo (MR) non stimolati. Risultati. Il Met 0 non influenza il trascrittoma dei macrofagi M1 rispetto a MR. Diversamente i met A e B inducono una repressione dei pathway NF-κB, cronicamente attivo in fenomeni flogistici, e TREM1, che agisce da amplificatore della risposta infiammatoria, oltre a una marcata repressione delle vie dell’inflammasoma responsabili del rilascio di citochine come IL18. Il Met B inibisce inoltre l’espressione di numerose caspasi. Conclusioni. Tali risultati indicano un effetto inibente dei Met A e B su pathway coinvolti nella risoluzione dell’infiammazione, mostrando una tipica ‘response to injury’ ed evocando una risposta riparativa promettente e desiderabile in processi infiammatori cronici come quelli alla base delle MICI. Studio finanziato dal MIUR, Programma SIR2014 (RBSI14LHMB).
Eleonora Derlindati, B.M. (2018). Come l’acido ellagico e i metaboliti degli ellagitannini, le urolitine, possono influenzare la risposta infiammatoria: Dati preliminari dallo studio del trascrittoma di macrofagi umani polarizzati.
Come l’acido ellagico e i metaboliti degli ellagitannini, le urolitine, possono influenzare la risposta infiammatoria: Dati preliminari dallo studio del trascrittoma di macrofagi umani polarizzati
Eleonora Derlindati;Enrica Rotondo;Francesca Danesi
2018
Abstract
Introduzione. La plasticità dell’apparato gastrointestinale negli ultimi anni è stato oggetto di numerosi studi. L’evidenza ha mostrato che macrofagi residenti nella mucosa intestinale di soggetti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) presentano alterazioni morfo-funzionali rispetto a soggetti sani (Isidro & Appleyard 2016 Am J Physiol Gastrointest Liver Physiol 311:G59-73). A seguito del consumo di alimenti ricchi in ellagitannini e acido ellagico, come melagrana, frutti rossi e noci, vengono prodotte urolitine (Uro) a livello intestinale. Nell’uomo sono stati individuati 3 metabotipi (Met): Met A produce Uro A, Met B produce anche isoUro A e Uro B, Met 0 non produce Uro (Tomás-Barberán et al 2017 Mol Nutr Food Res 61:1500901). Lo scopo dello studio è valutare l’effetto dei Met su macrofagi polarizzati in modo proinfiammatorio M1 similmente a macrofagi intestinali di soggetti affetti da MICI. Metodi. Il fenotipo macrofagico M1, ottenuto da monociti di donatori sani stimolati con LPS+IFNγ, è stato trattato con 3 combinazioni di Uro corrispondenti ai Met. Si è analizzata l’espressione genica con tecnica microarray rispetto a macrofagi a riposo (MR) non stimolati. Risultati. Il Met 0 non influenza il trascrittoma dei macrofagi M1 rispetto a MR. Diversamente i met A e B inducono una repressione dei pathway NF-κB, cronicamente attivo in fenomeni flogistici, e TREM1, che agisce da amplificatore della risposta infiammatoria, oltre a una marcata repressione delle vie dell’inflammasoma responsabili del rilascio di citochine come IL18. Il Met B inibisce inoltre l’espressione di numerose caspasi. Conclusioni. Tali risultati indicano un effetto inibente dei Met A e B su pathway coinvolti nella risoluzione dell’infiammazione, mostrando una tipica ‘response to injury’ ed evocando una risposta riparativa promettente e desiderabile in processi infiammatori cronici come quelli alla base delle MICI. Studio finanziato dal MIUR, Programma SIR2014 (RBSI14LHMB).File | Dimensione | Formato | |
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