RIASSUNTO: I progressi nelle tecniche chirurgiche e nell'immunosoppressione hanno reso il trapianto di fegato la prima linea di trattamento per molti pazienti con insufficienza epatica allo stadio terminale e per altre indicazioni anche neoplastiche. La diagnosi precoce e il trattamento mini-invasivo delle complicanze postoperatorie ha contribuito in modo significativo al miglioramento della sopravvivenza sia del graft che dei pazienti: per questo oggi l'imaging e la radiologia interventistica svolgono un ruolo centrale nel follow-up post-trapianto. Le complicanze che possono portare al fallimento del trapianto comprendono patologie vascolari, alterazioni delle vie biliari, rigetto, tumori recidivi o de novo post-trapianto. Alterazioni vascolari sono le stenosi e la trombosi dell'arteria epatica, della vena porta e della vena cava inferiore , come pure lo pseudoaneurisma dell'arteria epatica, la fistola artero-venosa e la stenosi del tripode celiaco. Alterazioni biliari includono fistole, stenosi, ostruzioni, recidiva di malattia sull'albero biliare e infezioni. L'imaging non è utilizzato per diagnosticare il rigetto, ma svolge un ruolo importante nell'individuare le complicanze che possono miniare rigetto. Come imaging iniziale viene di routine eseguita l'ecografia per l'identificazione e il follow-up delle complicanze precoci e tardive. La colangiografia e la colangiopancreatografia a Risonanza (Colangio-RM) vengono utilizzate per caratterizzare le complicanze biliari e la tomografia computerizzata (TC) per confermare i reperti dubbi o anormali dell' ecografia o per la valutazione delle raccolte postoperatorie. Scopo di questo articolo è quello di descrivere e illustrare gli aspetti all'imaging e la gestione delle complicanze associate al trapianto di fegato.
Il trapianto ortotopico di fegato (OLT): ruolo dell'imaging e della radiologia interventistica nella valutazione e nella gestione delle complicanze addominali post-operatorie
Golfieri R
2014
Abstract
RIASSUNTO: I progressi nelle tecniche chirurgiche e nell'immunosoppressione hanno reso il trapianto di fegato la prima linea di trattamento per molti pazienti con insufficienza epatica allo stadio terminale e per altre indicazioni anche neoplastiche. La diagnosi precoce e il trattamento mini-invasivo delle complicanze postoperatorie ha contribuito in modo significativo al miglioramento della sopravvivenza sia del graft che dei pazienti: per questo oggi l'imaging e la radiologia interventistica svolgono un ruolo centrale nel follow-up post-trapianto. Le complicanze che possono portare al fallimento del trapianto comprendono patologie vascolari, alterazioni delle vie biliari, rigetto, tumori recidivi o de novo post-trapianto. Alterazioni vascolari sono le stenosi e la trombosi dell'arteria epatica, della vena porta e della vena cava inferiore , come pure lo pseudoaneurisma dell'arteria epatica, la fistola artero-venosa e la stenosi del tripode celiaco. Alterazioni biliari includono fistole, stenosi, ostruzioni, recidiva di malattia sull'albero biliare e infezioni. L'imaging non è utilizzato per diagnosticare il rigetto, ma svolge un ruolo importante nell'individuare le complicanze che possono miniare rigetto. Come imaging iniziale viene di routine eseguita l'ecografia per l'identificazione e il follow-up delle complicanze precoci e tardive. La colangiografia e la colangiopancreatografia a Risonanza (Colangio-RM) vengono utilizzate per caratterizzare le complicanze biliari e la tomografia computerizzata (TC) per confermare i reperti dubbi o anormali dell' ecografia o per la valutazione delle raccolte postoperatorie. Scopo di questo articolo è quello di descrivere e illustrare gli aspetti all'imaging e la gestione delle complicanze associate al trapianto di fegato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.