Per molto tempo la malattia epatica ad origine metabolica è stata sottovalutata come condizione di scarsa rilevanza clinica. Solo oggi si sta prendendo coscienza dell’importanza della patologia, in termini epidemiologici e clinici, anche in rapporto all’epidemia di obesità e diabete del mondo occidentale. L’importanza della NAFLD rimane comunque sottovalutata, se si considera come la presenza di una patologia epatica complichi spesso anche le malattie epatiche di altra eziologia (virus B e C, emocromatosi, malattie autoimmuni ed alcoliche), peggiorandone significativamente la prognosi e riducendo le prospettive terapeutiche. Vi è l’esigenza di trasferire percorsi strutturati di terapia cognitivo-comportamentale, specifici per il diabete e l’obesità, verso il trattamento multidisciplinare dei soggetti NAFLD (68). Vi è l’esigenza di attivare protocolli di sorveglianza epatologica in soggetti con NAFLD evoluta a fibrosi avanzata, per ridurre il rischio di giungere troppo tardivamente alla diagnosi delle complicanze più severe della malattia.
A. Gastaldelli, F. Marra, G. Marchesini Reggiani (2008). NASH/NAFLD e insulino-resistenza. IL DIABETE, 20, 126-136.
NASH/NAFLD e insulino-resistenza
MARCHESINI REGGIANI, GIULIO
2008
Abstract
Per molto tempo la malattia epatica ad origine metabolica è stata sottovalutata come condizione di scarsa rilevanza clinica. Solo oggi si sta prendendo coscienza dell’importanza della patologia, in termini epidemiologici e clinici, anche in rapporto all’epidemia di obesità e diabete del mondo occidentale. L’importanza della NAFLD rimane comunque sottovalutata, se si considera come la presenza di una patologia epatica complichi spesso anche le malattie epatiche di altra eziologia (virus B e C, emocromatosi, malattie autoimmuni ed alcoliche), peggiorandone significativamente la prognosi e riducendo le prospettive terapeutiche. Vi è l’esigenza di trasferire percorsi strutturati di terapia cognitivo-comportamentale, specifici per il diabete e l’obesità, verso il trattamento multidisciplinare dei soggetti NAFLD (68). Vi è l’esigenza di attivare protocolli di sorveglianza epatologica in soggetti con NAFLD evoluta a fibrosi avanzata, per ridurre il rischio di giungere troppo tardivamente alla diagnosi delle complicanze più severe della malattia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.