Il saggio analizza i fattori di crisi politica e istituzionale che attraversarono la Gran Bretagna negli anni a cavallo tra Otto e Novecento. La concorrenza economica delle nuove potenze industriali, il problema della povertà e dell’assistenza agli indigenti, la competizione coloniale, i cambiamenti nella struttura delle élite dirigenti, la questione irrisolta dell’autonomia irlandese, le difficoltà della guerra in Sudafrica contro i boeri furono tutti elementi che incrinarono l’ottimistica fiducia nel futuro propria della mid-victorian age. Il saggio si focalizza in particolare sui temi dell'"efficienza" e delle riforme, che investirono il dibattito politico e intellettuale dell'epoca, e sulla grande crisi costituzionale del 1909-11. Quest'ultima investì la stessa balance costituzionale e i meccanismi che tradizionalmente regolavano i rapporti tra governo e Parlamento e tra Camera elettiva e Camera dei Lord. Il suo esito, sancito dalla legge del 1911 sui poteri della Camera Alta, andava incontro alle istanze di democratizzazione e secolarizzazione sempre più diffuse nella società; dal canto loro, le riforme sociali promosse dai governi liberal-laburisti avevano il compito di integrare e completare il quadro delle libertà politiche.
Giulia Guazzaloca (2018). CRISI E LEGITTIMAZIONE IN GRAN BRETAGNA TRA OTTO E NOVECENTO. Roma : Viella.
CRISI E LEGITTIMAZIONE IN GRAN BRETAGNA TRA OTTO E NOVECENTO
Giulia Guazzaloca
2018
Abstract
Il saggio analizza i fattori di crisi politica e istituzionale che attraversarono la Gran Bretagna negli anni a cavallo tra Otto e Novecento. La concorrenza economica delle nuove potenze industriali, il problema della povertà e dell’assistenza agli indigenti, la competizione coloniale, i cambiamenti nella struttura delle élite dirigenti, la questione irrisolta dell’autonomia irlandese, le difficoltà della guerra in Sudafrica contro i boeri furono tutti elementi che incrinarono l’ottimistica fiducia nel futuro propria della mid-victorian age. Il saggio si focalizza in particolare sui temi dell'"efficienza" e delle riforme, che investirono il dibattito politico e intellettuale dell'epoca, e sulla grande crisi costituzionale del 1909-11. Quest'ultima investì la stessa balance costituzionale e i meccanismi che tradizionalmente regolavano i rapporti tra governo e Parlamento e tra Camera elettiva e Camera dei Lord. Il suo esito, sancito dalla legge del 1911 sui poteri della Camera Alta, andava incontro alle istanze di democratizzazione e secolarizzazione sempre più diffuse nella società; dal canto loro, le riforme sociali promosse dai governi liberal-laburisti avevano il compito di integrare e completare il quadro delle libertà politiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.