Uno studio di comparazione tra differenti ottiche endoscopiche e proposta di un protocollo in grado di discriminarne oggettivamente l’effettiva qualità. Nel trattare il controverso argomento della valutazione delle performance cliniche e dei parametri qualitativi delle ottiche endoscopiche, spesso ci si affida solo all’analisi dei fascicoli tecnici proposti dalle case produttrici, senza verificarne l’effettiva veridicità e un adeguato riscontro clinico. È consuetudine, infatti, da parte dei costruttori, testare i propri prodotti usando tecnologia, in molti casi, da loro stessi progettata e realizzata. Tale pratica, dunque, non garantisce la completa oggettività nella scelta e verifica da parte delle strutture ospedaliere. Partendo da tali presupposti, si è sentita l’esigenza di sviluppare un protocollo di analisi oggettivo capace di discriminare la bontà di un’ottica, avvalendosi di tecnologia indipendente, per quanto riguarda la verifica dei parametri tecnici, e di un successivo test di adeguatezza clinica da parte del personale medico, come effettiva conferma dei dati strumentali. Per tale studio si sono analizzate ottiche di due case produttrici per rilevarne le rispettive differenze.
Alberto Sensini, R.S. (2014). Individuazione e stima di parametri per la valutazione di ottiche endoscopiche. TECNICA OSPEDALIERA, 7, 46-51.
Individuazione e stima di parametri per la valutazione di ottiche endoscopiche
Alberto Sensini;
2014
Abstract
Uno studio di comparazione tra differenti ottiche endoscopiche e proposta di un protocollo in grado di discriminarne oggettivamente l’effettiva qualità. Nel trattare il controverso argomento della valutazione delle performance cliniche e dei parametri qualitativi delle ottiche endoscopiche, spesso ci si affida solo all’analisi dei fascicoli tecnici proposti dalle case produttrici, senza verificarne l’effettiva veridicità e un adeguato riscontro clinico. È consuetudine, infatti, da parte dei costruttori, testare i propri prodotti usando tecnologia, in molti casi, da loro stessi progettata e realizzata. Tale pratica, dunque, non garantisce la completa oggettività nella scelta e verifica da parte delle strutture ospedaliere. Partendo da tali presupposti, si è sentita l’esigenza di sviluppare un protocollo di analisi oggettivo capace di discriminare la bontà di un’ottica, avvalendosi di tecnologia indipendente, per quanto riguarda la verifica dei parametri tecnici, e di un successivo test di adeguatezza clinica da parte del personale medico, come effettiva conferma dei dati strumentali. Per tale studio si sono analizzate ottiche di due case produttrici per rilevarne le rispettive differenze.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.