Con la raccolta delle Rime attribuite ad Argia Sbolenfi si è perso di vista il contesto in cui esse nacquero, in un arco di tempo che va dal 1892 al 1896. Soprattutto si sono dimenticate le prose che accompagnavano i componimenti e che li inserivano in una struttura narrativa. In questo modo, quello che in origine era un articolato prosimetro in fieri è diventato un rapsodico canzoniere. Restituendo le poesie al loro momento genetico e alle caratteristiche del periodico «È permesso?...» in cui comparvero, diventa possibile vedere come la figura di Argia Sbolenfi abbia preso forma e personalità grazie alla sua stretta interazione con altri due personaggi, il Sgner Pirein e il Canonico, a nome dei quali intervengono altri due scrittori umoristici che intrecciano con Guerrini un fitto ménage à trois animato da un piacere goliardico del divertissement la cui gratuità viene nel tempo riscattata da un impegno civile. In questo modo il «sale grosso» delle rime sbolenfiane diventa un mezzo irriverente attraverso cui intervenire dalle pagine dimesse di un giornale cittadino sugli avvenimenti politici e sulle questioni sociali di attualità.
“Ménage à trois”. Tre scrittori intorno ad Argia Sbolenfi collana Il portico / Battistini, Andrea. - STAMPA. - 1:1(2018), pp. 51-75. (Intervento presentato al convegno «Senza malizia e senza ipucrisì». Olindo Guerrini fra lingua e dialetto tenutosi a Ravenna nel 21-22 ottobre 2016).
“Ménage à trois”. Tre scrittori intorno ad Argia Sbolenfi collana Il portico
Battistini, Andrea
2018
Abstract
Con la raccolta delle Rime attribuite ad Argia Sbolenfi si è perso di vista il contesto in cui esse nacquero, in un arco di tempo che va dal 1892 al 1896. Soprattutto si sono dimenticate le prose che accompagnavano i componimenti e che li inserivano in una struttura narrativa. In questo modo, quello che in origine era un articolato prosimetro in fieri è diventato un rapsodico canzoniere. Restituendo le poesie al loro momento genetico e alle caratteristiche del periodico «È permesso?...» in cui comparvero, diventa possibile vedere come la figura di Argia Sbolenfi abbia preso forma e personalità grazie alla sua stretta interazione con altri due personaggi, il Sgner Pirein e il Canonico, a nome dei quali intervengono altri due scrittori umoristici che intrecciano con Guerrini un fitto ménage à trois animato da un piacere goliardico del divertissement la cui gratuità viene nel tempo riscattata da un impegno civile. In questo modo il «sale grosso» delle rime sbolenfiane diventa un mezzo irriverente attraverso cui intervenire dalle pagine dimesse di un giornale cittadino sugli avvenimenti politici e sulle questioni sociali di attualità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.