Obiettivo del paper è l’analisi delle determinanti delle fonti di finanziamento dei progetti di investimento delle PMI in Italia con particolare attenzione al ruolo del capitale informato (interno) rispetto alle altre forme di finanziamento. Il lavoro si colloca nell’ambito della vasta letteratura sulla capital structure che mette a confronto la pecking order theory (POT) con la trade-off theory (TOT) al fine di verificarne la validità empirica nell’influenzare le decisioni di finanziamento delle imprese. Nonostante la POT suggerisca che le imprese preferiscano sempre l’autofinanziamento in quanto rappresenta la risorsa meno onerosa, un’intensa relazione di clientela con le banche locali può offrire dei vantaggi che possono comunque attrarre le imprese verso contratti di debito. Diversamente, la TOT dovrebbe individuare il livello di debito ottimale per ciascuna impresa valutando le scelte di finanziamento sulla base da un lato dei benefici fiscali del debito e dall’altro dei costi di bancarotta e di agenzia. Lo studio empirico, che si avvale dell’utilizzo dei dati dell’Indagine sulle imprese italiane realizzata da Capitalia, indaga quali siano gli effetti prodotti sulla scelta dell’autofinanziamento in alternativa alle fonti di finanziamento esterno delle caratteristiche strutturali delle imprese, delle asimmetrie informative e della struttura del mercato creditizio. Al fine di quantificare le determinanti della decisione di utilizzare il capitale interno, e la successiva composizione del mix delle fonti di finanziamento, si ricorre dapprima ai più essenziali modelli logit e OLS per proporre poi un modello di self-selection a due stadi. I primi risultati, coerentemente con la POT suggeriscono che le imprese italiane seguono un approccio sequenziale decidendo inizialmente se ricorrere a fondi interni e solo successivamente componendo il mix utilizzando le fonti di finanziamento esterne (debito e/o equity). JEL classification: D21; G21; L15

P. Brighi, G. Torluccio (2008). Selezione e specificazione delle fonti di finanziamento nelle PMI in Italia. BANCA IMPRESA SOCIETÀ, 1, 71-112.

Selezione e specificazione delle fonti di finanziamento nelle PMI in Italia

BRIGHI, PAOLA;TORLUCCIO, GIUSEPPE
2008

Abstract

Obiettivo del paper è l’analisi delle determinanti delle fonti di finanziamento dei progetti di investimento delle PMI in Italia con particolare attenzione al ruolo del capitale informato (interno) rispetto alle altre forme di finanziamento. Il lavoro si colloca nell’ambito della vasta letteratura sulla capital structure che mette a confronto la pecking order theory (POT) con la trade-off theory (TOT) al fine di verificarne la validità empirica nell’influenzare le decisioni di finanziamento delle imprese. Nonostante la POT suggerisca che le imprese preferiscano sempre l’autofinanziamento in quanto rappresenta la risorsa meno onerosa, un’intensa relazione di clientela con le banche locali può offrire dei vantaggi che possono comunque attrarre le imprese verso contratti di debito. Diversamente, la TOT dovrebbe individuare il livello di debito ottimale per ciascuna impresa valutando le scelte di finanziamento sulla base da un lato dei benefici fiscali del debito e dall’altro dei costi di bancarotta e di agenzia. Lo studio empirico, che si avvale dell’utilizzo dei dati dell’Indagine sulle imprese italiane realizzata da Capitalia, indaga quali siano gli effetti prodotti sulla scelta dell’autofinanziamento in alternativa alle fonti di finanziamento esterno delle caratteristiche strutturali delle imprese, delle asimmetrie informative e della struttura del mercato creditizio. Al fine di quantificare le determinanti della decisione di utilizzare il capitale interno, e la successiva composizione del mix delle fonti di finanziamento, si ricorre dapprima ai più essenziali modelli logit e OLS per proporre poi un modello di self-selection a due stadi. I primi risultati, coerentemente con la POT suggeriscono che le imprese italiane seguono un approccio sequenziale decidendo inizialmente se ricorrere a fondi interni e solo successivamente componendo il mix utilizzando le fonti di finanziamento esterne (debito e/o equity). JEL classification: D21; G21; L15
2008
P. Brighi, G. Torluccio (2008). Selezione e specificazione delle fonti di finanziamento nelle PMI in Italia. BANCA IMPRESA SOCIETÀ, 1, 71-112.
P. Brighi; G. Torluccio
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