Le cc.dd. società in house sono un fenomeno ormai largamente utilizzato nell’organizzazione della amministrazione pubblica italiana e che, con il TU in materia di partecipazioni, ha raggiunto una certa stabilità normativa. In quanto enti ibridi che coniugano elementi del settore pubblico e del settore privato, esse rappresentano un caso clinico di soggettività passiva ai fini iva. Diversi sono i profili rilevanti ai fini iva: dalla potenziale “unificazione” con l’ente controllante, alla qualificazione della società come ente pubblico, alla possibilità di considerare le società in house come escluse da iva in quanto non operanti in un mercato concorrenziale. L’analisi svolta, anche alla luce della giurisprudenza europea, porta a concludere che l’unico profilo che realmente può avere incidenza sulla soggettività iva di tali società è il loro agire in quanto “pubblica autorità”. Il che porta a concludere che non esiste un “regime iva” delle società in house , ma è necessario concentrarsi sulla specifica attività che esse svolgono e sull’assetto (pubblicistico o privatistico) dei rapporti giuridici instaurati.
giangiacomo d'angelo (2018). Le diverse declinazioni della soggettività passiva iva: il caso clinico delle società pubbliche cc.dd. in house. RIVISTA DI DIRITTO TRIBUTARIO, 3, 576-600.
Le diverse declinazioni della soggettività passiva iva: il caso clinico delle società pubbliche cc.dd. in house.
giangiacomo d'angelo
2018
Abstract
Le cc.dd. società in house sono un fenomeno ormai largamente utilizzato nell’organizzazione della amministrazione pubblica italiana e che, con il TU in materia di partecipazioni, ha raggiunto una certa stabilità normativa. In quanto enti ibridi che coniugano elementi del settore pubblico e del settore privato, esse rappresentano un caso clinico di soggettività passiva ai fini iva. Diversi sono i profili rilevanti ai fini iva: dalla potenziale “unificazione” con l’ente controllante, alla qualificazione della società come ente pubblico, alla possibilità di considerare le società in house come escluse da iva in quanto non operanti in un mercato concorrenziale. L’analisi svolta, anche alla luce della giurisprudenza europea, porta a concludere che l’unico profilo che realmente può avere incidenza sulla soggettività iva di tali società è il loro agire in quanto “pubblica autorità”. Il che porta a concludere che non esiste un “regime iva” delle società in house , ma è necessario concentrarsi sulla specifica attività che esse svolgono e sull’assetto (pubblicistico o privatistico) dei rapporti giuridici instaurati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.