Il saggio analizza i dibattiti e la propaganda elettorale in Gran Bretagna negli anni Venti e Trenta del '900 con l’obiettivo di evidenziare se e quando lo scontro politico abbia attivato pratiche di retorica delegittimante. Ritenuto perlopiù immune da divisioni e «divisività» interne di natura sistemica, l’impianto politico-istituzionale inglese fu a lungo visto dai liberali del Continente, specie nell’800, come un modello virtuoso di «ordine» e «regolarità» nel quale le istituzioni fondamentali dello Stato restavano al riparo dalle fisiologiche pressioni del conflitto politico. All’indomani della Prima Guerra mondiale, però, il vento della Red Scare colpì anche la Gran Bretagna e il saggio mira a verificarne l’impatto e la durata nel discorso politico degli anni Venti-Trenta. In particolare si focalizza sulle cause dell’irrompere della retorica antisocialista, cerca di valutare fino a che punto essa rimase confinata alla «normale» dialettica elettorale e quando, invece, si trasformò nel tentativo di espellere il Labour dallo spazio politico legittimo e infine propone alcune ipotesi sul perché in Gran Bretagna il «pericolo rosso» fra le due guerre non produsse lacerazioni insanabili o la negazione della legittimità delle istituzioni esistenti.
Titolo: | I laburisti: avversari o nemici? Le campagne elettorali inglesi degli anni Venti-Trenta | |
Autore/i: | Giulia Guazzaloca | |
Autore/i Unibo: | ||
Anno: | 2018 | |
Titolo del libro: | La delegittimazione politica nell'età contemporanea. 3. Conflitto politico e propaganda elettorale in Europa e negli Stati Uniti (1861-1989) | |
Pagina iniziale: | 39 | |
Pagina finale: | 57 | |
Abstract: | Il saggio analizza i dibattiti e la propaganda elettorale in Gran Bretagna negli anni Venti e Trenta del '900 con l’obiettivo di evidenziare se e quando lo scontro politico abbia attivato pratiche di retorica delegittimante. Ritenuto perlopiù immune da divisioni e «divisività» interne di natura sistemica, l’impianto politico-istituzionale inglese fu a lungo visto dai liberali del Continente, specie nell’800, come un modello virtuoso di «ordine» e «regolarità» nel quale le istituzioni fondamentali dello Stato restavano al riparo dalle fisiologiche pressioni del conflitto politico. All’indomani della Prima Guerra mondiale, però, il vento della Red Scare colpì anche la Gran Bretagna e il saggio mira a verificarne l’impatto e la durata nel discorso politico degli anni Venti-Trenta. In particolare si focalizza sulle cause dell’irrompere della retorica antisocialista, cerca di valutare fino a che punto essa rimase confinata alla «normale» dialettica elettorale e quando, invece, si trasformò nel tentativo di espellere il Labour dallo spazio politico legittimo e infine propone alcune ipotesi sul perché in Gran Bretagna il «pericolo rosso» fra le due guerre non produsse lacerazioni insanabili o la negazione della legittimità delle istituzioni esistenti. | |
Data stato definitivo: | 27-giu-2018 | |
Appare nelle tipologie: | 2.01 Capitolo / saggio in libro |