La Corte di cassazione torna ad affrontare la questione della rilevanza fiscale dell’atto dispositivo in trust, con oggetto immobiliare. Nonostante si tratti di una fattispecie precedente all’entrata in vigore del D.L. n. 262/2006, i principi contenuti nella sentenza risultano di sicuro interesse perché riferibili anche al sistema attuale dei tributi sui trasferimenti, evidenziando la necessità di individuare, oltre al carattere dell’onerosità, quell’effetto finale, definitivo e quindi traslativo in senso proprio che, solo, può assumere rilievo ai fini della tassazione proporzionale.

La Cassazione conferma il proprio orientamento?

TASSANI
2018

Abstract

La Corte di cassazione torna ad affrontare la questione della rilevanza fiscale dell’atto dispositivo in trust, con oggetto immobiliare. Nonostante si tratti di una fattispecie precedente all’entrata in vigore del D.L. n. 262/2006, i principi contenuti nella sentenza risultano di sicuro interesse perché riferibili anche al sistema attuale dei tributi sui trasferimenti, evidenziando la necessità di individuare, oltre al carattere dell’onerosità, quell’effetto finale, definitivo e quindi traslativo in senso proprio che, solo, può assumere rilievo ai fini della tassazione proporzionale.
2018
TASSANI
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/635656
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