Il principale riferimento legislativo sulle prestazioni acustiche degli edifici è il D.P.C.M. 5/12/97. Il provvedimento ha introdotto in Italia l’obbligo di costruire edifici con requisiti acustici garantiti. D’altra parte si tratta di un provvedimento contenente evidenti errori materiali, indicazioni ambigue o incomplete e soprattutto dotato di un impianto superficiale ed inadeguato al tema trattato. Traendo spunto dalla generale insoddisfazione per questa situazione, il presente lavoro si articola in due parti: nella prima sono discussi i principali punti critici del decreto; nella seconda si propone un possibile nuovo decreto cercando di coordinare le esigenze di tutte le parti coinvolte, basandosi sullo stato dell’arte del settore ed avvalendosi anche dell’esperienza maturata in quasi dieci anni di (tentata) applicazione del D.P.C.M. 5/12/97. Il tema è affrontato soprattutto dal punto di vista sostanziale, senza eccedere nel dettaglio degli aspetti giuridici formali. Il fine dichiarato del lavoro è quello di fornire un primo stimolo a migliorare un provvedimento che è ormai improcrastinabile cambiare, mostrando che, se si vuole, è possibile scrivere un decreto più accettabile dell’attuale D.P.C.M. 5/12/97. A tal fine sono state introdotte alcune idee innovative che potranno essere ulteriormente sviluppate in futuro, come la valutazione dei requisiti acustici per singolo ambiente, la certificazione acustica degli edifici e la figura del tecnico competente in acustica edilizia.

Garai M. (2008). Riscriviamo il D.P.C.M. 5/12/97. RIVISTA ITALIANA DI ACUSTICA, 32(3), 36-46.

Riscriviamo il D.P.C.M. 5/12/97

GARAI, MASSIMO
2008

Abstract

Il principale riferimento legislativo sulle prestazioni acustiche degli edifici è il D.P.C.M. 5/12/97. Il provvedimento ha introdotto in Italia l’obbligo di costruire edifici con requisiti acustici garantiti. D’altra parte si tratta di un provvedimento contenente evidenti errori materiali, indicazioni ambigue o incomplete e soprattutto dotato di un impianto superficiale ed inadeguato al tema trattato. Traendo spunto dalla generale insoddisfazione per questa situazione, il presente lavoro si articola in due parti: nella prima sono discussi i principali punti critici del decreto; nella seconda si propone un possibile nuovo decreto cercando di coordinare le esigenze di tutte le parti coinvolte, basandosi sullo stato dell’arte del settore ed avvalendosi anche dell’esperienza maturata in quasi dieci anni di (tentata) applicazione del D.P.C.M. 5/12/97. Il tema è affrontato soprattutto dal punto di vista sostanziale, senza eccedere nel dettaglio degli aspetti giuridici formali. Il fine dichiarato del lavoro è quello di fornire un primo stimolo a migliorare un provvedimento che è ormai improcrastinabile cambiare, mostrando che, se si vuole, è possibile scrivere un decreto più accettabile dell’attuale D.P.C.M. 5/12/97. A tal fine sono state introdotte alcune idee innovative che potranno essere ulteriormente sviluppate in futuro, come la valutazione dei requisiti acustici per singolo ambiente, la certificazione acustica degli edifici e la figura del tecnico competente in acustica edilizia.
2008
Garai M. (2008). Riscriviamo il D.P.C.M. 5/12/97. RIVISTA ITALIANA DI ACUSTICA, 32(3), 36-46.
Garai M.
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