A partire da una critica dalla categoria di "significante vuoto" coniata da Lévi-Strauss e utilizzata per rendere conto dell'idea di "popolo" (così come di "razza" o "corpo"), l'articolo analizza i dispositivi estetici, politici e patemici che sono alla base dei modi in cui viene costruito e rappresentato il popolo come soggetto narrativo. Si prenderanno ad esempio due testi filmici esemplari: "Stachka" (Sciopero, 1924-1925) e "Bronenosets Potyomkin" (La corazzata Potëmkin, 1925), entrambi di Sergei Ejzenštejn.
Salerno, D. (2018). Semiotiche del popolo. Estetica, politica, passioni. E/C, 2018, 1-17.
Semiotiche del popolo. Estetica, politica, passioni
Salerno, Daniele
2018
Abstract
A partire da una critica dalla categoria di "significante vuoto" coniata da Lévi-Strauss e utilizzata per rendere conto dell'idea di "popolo" (così come di "razza" o "corpo"), l'articolo analizza i dispositivi estetici, politici e patemici che sono alla base dei modi in cui viene costruito e rappresentato il popolo come soggetto narrativo. Si prenderanno ad esempio due testi filmici esemplari: "Stachka" (Sciopero, 1924-1925) e "Bronenosets Potyomkin" (La corazzata Potëmkin, 1925), entrambi di Sergei Ejzenštejn.File in questo prodotto:
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