Negli ultimi tempi, ed in particolare negli ultimi mesi, il meccanismo di risoluzione delle controversie dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) sta attraversando una crisi che va facendosi sempre più seria a causa dell'incapacità della membership del sistema multilaterale di trovare il consensus per il rinnovo dei giudici o la nomina dei nuovi componenti dell'Organo d'appello. Tale criticità si combina negativamente con il considerevole aumento della mole di lavoro del Tribunale permanente dell'OMC: nel 2016, infatti, l'88% dei report dei panels è stato impugnato, un considerevole incremento rispetto alla media dei dieci anni precedenti, che si è attestata al 68%. Di conseguenza, vi sono fondate preoccupazioni sulla possibilità di continuare ad esperire con efficacia la procedura d'appello e quindi giungere ad una spedita risoluzione delle dispute, secondo i principi, gli standard e le tempistiche richiesti dall'Intesa sulle norme e sulle procedure che disciplinano la risoluzione delle controversie dell'OMC (Understanding on Rules and Procedures Governing the Settlement of Disputes, d'ora innanzi: DSU). In questo nostro lavoro, dopo una breve presentazione della composizione e del funzionamento dell'Organo d'appello e dei tratti distintivi del suo mandato, si ricostruiranno le fasi della sua crisi, provocata dall'atteggiamento assunto dagli Stati Uniti per bloccare la conferma o la nuova elezione dei membri dell'Organo d'appello. Quindi, si presenteranno alcuni possibili rimedi per superare, anche se solo momentaneamente, l'impasse inflitto dall'amministrazione statunitense al meccanismo di risoluzione delle controversie dell'OMC, indubbiamente il tipo di contenzioso più articolato che, sinora, la Comunità internazionale abbia saputo esprimere, le cui soluzioni alle dispute più delicate si sono sempre imposte alla costante attenzione di accademici, politici, diplomatici, funzionari, operatori economici e, più in generale, della società civile nel suo complesso. Si intendono, così, prospettare alcune vie d'uscita provvisorie che consentano di guadagnare tempi e spazi per una soluzione diplomatica alla forte e complicata tensione che attualmente sta vivendo il Tribunale permanente dell'OMC, evitando di pregiudicare un meccanismo, quello della risoluzione delle controversie creato dal DSU, sul quale tutti i Membri OMC hanno fatto costante affidamento come elemento centrale per assicurare sicurezza e prevedibilità, nonché equità e giuridicità al sistema multilaterale degli scambi.

E. Baroncini (2018). Attacco ai magnifici sette: il blocco nella composizione dell'Organo d'appello dell'OMC. ARCHIVIO GIURIDICO FILIPPO SERAFINI, 150(1), 35-122.

Attacco ai magnifici sette: il blocco nella composizione dell'Organo d'appello dell'OMC

E. Baroncini
2018

Abstract

Negli ultimi tempi, ed in particolare negli ultimi mesi, il meccanismo di risoluzione delle controversie dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) sta attraversando una crisi che va facendosi sempre più seria a causa dell'incapacità della membership del sistema multilaterale di trovare il consensus per il rinnovo dei giudici o la nomina dei nuovi componenti dell'Organo d'appello. Tale criticità si combina negativamente con il considerevole aumento della mole di lavoro del Tribunale permanente dell'OMC: nel 2016, infatti, l'88% dei report dei panels è stato impugnato, un considerevole incremento rispetto alla media dei dieci anni precedenti, che si è attestata al 68%. Di conseguenza, vi sono fondate preoccupazioni sulla possibilità di continuare ad esperire con efficacia la procedura d'appello e quindi giungere ad una spedita risoluzione delle dispute, secondo i principi, gli standard e le tempistiche richiesti dall'Intesa sulle norme e sulle procedure che disciplinano la risoluzione delle controversie dell'OMC (Understanding on Rules and Procedures Governing the Settlement of Disputes, d'ora innanzi: DSU). In questo nostro lavoro, dopo una breve presentazione della composizione e del funzionamento dell'Organo d'appello e dei tratti distintivi del suo mandato, si ricostruiranno le fasi della sua crisi, provocata dall'atteggiamento assunto dagli Stati Uniti per bloccare la conferma o la nuova elezione dei membri dell'Organo d'appello. Quindi, si presenteranno alcuni possibili rimedi per superare, anche se solo momentaneamente, l'impasse inflitto dall'amministrazione statunitense al meccanismo di risoluzione delle controversie dell'OMC, indubbiamente il tipo di contenzioso più articolato che, sinora, la Comunità internazionale abbia saputo esprimere, le cui soluzioni alle dispute più delicate si sono sempre imposte alla costante attenzione di accademici, politici, diplomatici, funzionari, operatori economici e, più in generale, della società civile nel suo complesso. Si intendono, così, prospettare alcune vie d'uscita provvisorie che consentano di guadagnare tempi e spazi per una soluzione diplomatica alla forte e complicata tensione che attualmente sta vivendo il Tribunale permanente dell'OMC, evitando di pregiudicare un meccanismo, quello della risoluzione delle controversie creato dal DSU, sul quale tutti i Membri OMC hanno fatto costante affidamento come elemento centrale per assicurare sicurezza e prevedibilità, nonché equità e giuridicità al sistema multilaterale degli scambi.
2018
E. Baroncini (2018). Attacco ai magnifici sette: il blocco nella composizione dell'Organo d'appello dell'OMC. ARCHIVIO GIURIDICO FILIPPO SERAFINI, 150(1), 35-122.
E. Baroncini
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/632685
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