L’uso frequente e rilevato delle similitudini venatorie nell’Orlando furioso può essere messo in relazione con la centralità dei temi dell’inchiesta e dell’inseguimento, di cui la caccia può costituire un corrispondente metaforico. In tale prospettiva l’articolo esamina una serie di similitudini in cui Angelica è paragonata a una preda inseguita che riesce infine a sfuggire ai cani e ai cacciatori. Del resto, non solo in ambito erotico, ma anche quando sono applicate alla materia bellica, le immagini venatorie nel poema ariostesco preludono spesso alla sconfitta del predatore. Gli unici casi che ne vedono il successo sono quelli in cui il cacciatore è Amore.
Giuseppe Ledda (2017). Similitudini venatorie e bestiario d’amore nell’«Orlando furioso». LETTERE ITALIANE, LXIX(3), 557-574.
Similitudini venatorie e bestiario d’amore nell’«Orlando furioso»
Giuseppe Ledda
2017
Abstract
L’uso frequente e rilevato delle similitudini venatorie nell’Orlando furioso può essere messo in relazione con la centralità dei temi dell’inchiesta e dell’inseguimento, di cui la caccia può costituire un corrispondente metaforico. In tale prospettiva l’articolo esamina una serie di similitudini in cui Angelica è paragonata a una preda inseguita che riesce infine a sfuggire ai cani e ai cacciatori. Del resto, non solo in ambito erotico, ma anche quando sono applicate alla materia bellica, le immagini venatorie nel poema ariostesco preludono spesso alla sconfitta del predatore. Gli unici casi che ne vedono il successo sono quelli in cui il cacciatore è Amore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.